A cura della Redazione
Quanto costa al comune di Pompei mandare il carro attrezzi a ritirare dalla strada le automobili in divieto di sosta? Il bilancio comunale è minacciato anche dal costo della rottamazione dalle autovetture abbandonate, prive di targa e di numero matricola, dai soliti furbetti. Nel 2010 a Pompei ne sono state rottamate ben 220. Inoltre c’è l’onere del deposito giudiziale di banchi di ferro di bar e ristoranti, demoliti per abusivismo. Il debito accantonato dal Comune è superiore al valore di quegli arredi. Nei primi giorni di novembre, è pervenuto sul tavolo del sindaco di Pompei e del comandante di polizia municipale un "conto salato" di due milioni e mezzo di euro: arretrati di competenza del Parking Plinio di Pompei, dal 1995 (il contratto è del 91) ad oggi. Riguardano amministrazioni comunali di diversa struttura, anche prefettizia. Le carte in possesso di Natale Russo, concessionario del Comune, parlano di un credito che, comprensivo degli oneri finanziari, supera i cinque milioni di euro. Russo ha amministrato personalmente i conteggi e spedito solleciti periodici al Comune per evitare la prescrizione. Nel frattempo, l’Amministrazione ha verificato le tariffe e le note di riscossione emesse dai vigili urbani per consentire il prelievo dell’automobile dopo la contravvenzione. Pare che oltre al compenso per il concessionario del servizio di rimozione e per l’aggancio dell’auto al carro attrezzi ed il suo trasporto, non sia stata calcolata la quota (all’epoca 3 mila lire al giorno) per il parcheggio nell’area Parking. Il Comune ha finora dichiarato difficoltà sul riscontro contabile delle fatture del Russo, ma nel frattempo sono trascorsi quindici anni. In fin dei conti, è proiprio il caso di dirlo, si riconosce il fondamento delle spettanze Parking Pompei ma permane l’incertezza sul suo ammontare. Perché è passato tanto tempo prima di chiamare in causa la magistratura? “Ho creduto nelle promesse dei politici e dei funzionari del Comune - ha risposto Russo -. Mi hanno rimandato di mese in mese, con il risultato che sono stato costretto a licenziare i miei dipendenti. Ora i debiti con le banche mi hanno portato sull’orlo del fallimento”. A questo punto Russo è esasperato. Sta per partire la causa. Notizia che è motivo d’allarme per le casse comunali. L’amministrazione si è cautelata con il parere di consulenti ma resta il fatto che si è accumulato un grosso debito. La ditta Parking Pompei è sul piede di guerra. Chiederà anche danni finanziari, commerciali e biologici. C’entra la politica? Staremo a vedere. MARIO CARDONE