A cura della Redazione
L´Amministrazione Comunale di Pompei si è fatta promotrice della manifestazione internazionale, denominata “iPompei”, della durata complessiva di quattro giorni, che punta a calamitare l´attenzione degli imprenditori del settore delle tecnologie per i Beni Culturali sugli scavi archeologici. Si tratta di un’iniziativa basata sulla ricerca strategica al fine di mettere a punto un modello di riferimento per la gestione innovativa dei beni culturali (materiali ed immateriali), sulla base della quale proporre agli operatori turistici internazionali riflessioni, analisi, suggerimenti e proposte al fine di preservare e promuovere il giacimento culturale vesuviano come motore di sviluppo territoriale, Nello stesso tempo, si intende nell’occasione sviluppare e proporre idee di business per le aziende innovative per la ricerca universitaria. “L´evento - spiega il sindaco Claudio D´Alessio -intende dare un forte impulso di cambiamento all’attitudine dell’area di Pompei, essenzialmente rivolta al passato, per farle beneficiare delle eccellenze della ricerca scientifica". "Gli obiettivi di ´iPompei´ - sottolinea, a sua volta, il vicesindaco con delega alla Comunicazione e all´Innovazione Claudio Alfano - sono di rappresentare un momento importante di analisi, confronto e proposizione sulla situazione attuale e sulle prospettive dell’innovazione tecnologica per i Beni Culturali”. Il budget del progetto “iPompei”, è di 600 mila euro (330 mila euro rivenienti da un finanziamento regionale, 200 mila da sponsor privati, 70 mila euro da iscrizioni ai tavoli internazionali), ed intende caratterizzare in senso distintivo l’area di Pompei, promuovendo la sua vocazione all’innovazione per la gestione dei beni culturali e, insieme ai siti più prestigiosi, dare risalto a luoghi ed attività cosiddetti "minori", laterali e meno conosciuti che esprimono però un nesso di forte coerenza con il profilo dell’iniziativa. Si tratta di un’innovativa iniziativa dell’Amministrazione che però manca ancora di una convenzione specifica con la Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei, a cui è demandata in via esclusiva la gestione del patrimonio archeologico della provincia di Napoli. MARIO CARDONE