A cura della Redazione
Una serie di denunce sono partite dalle segreterie dei sindacati provinciali di Cgil, Cisl, Uil dei dipendenti comunali. Dopo lo svolgimento dell’assemblea plenaria il personale di Palazzo De Fusco ha dato mandato di compiere tutti i passi necessari per denunciare la locale amministrazione ad Arpac, Asl, ecc., riguardo la mancanza di salubrità dei luoghi di lavoro, e la dotazione di divise decenti mentre non risultano avviate le procedure per le visite mediche anche dopo il pesante lutto che ha colpito il corpo dei vigili urbani: l’agente di polizia municipale Luigi Falanga è deceduto nel marzo di quest’anno sul posto di lavoro senza che lo stesso abbia potuto effettuare la visita periodica per verificare (come previsto da legge) l’idoneità alla mansione. La "minaccia" dei dipendenti comunali (più specificatamente, degli agenti di polizia municipale) è di proseguire nei weekend con le assemblee ad oltranza e di scandire con lo sciopero di tutto il settore la “Festa della Città”. Questo per reagire, sempre secondo i sindacati, alla reperibilità esercitata dall’Ente comunale senza osservare pause e tempi previsti per legge, per cui starebbero per partire denunce nei confronti dei dirigenti di vari settori e del segretario comunale che non controlla il loro operato. E’ una reazione che parte dalla mancanza di rispetto della normativa della prevenzione da parte del personale del Comune di Pompei. Più incisivamente, dai vigili urbani, che lamentano la mancanza di 14 colleghi venuti a mancare per pensionamento o morte prima della pensione mentre, per tutta risposta, il Comune di Pompei avrebbe inasprito i turni, inserendo negli stessi personale già passato ad attività di scrivania e, ciò che è peggio, nel periodo estivo avrebbe oltraggiato il corpo con la sostituzione del loro servizio con guardie giurate. Di avviso opposto è il vicesindaco Claudio Alfano, che dichiara di non capire il perché di tanta asprezza dal momento che nel mese corrente sarebbero stati pagati tutti gli straordinari arretrati al personale, mentre lui stesso aveva incontrato separatamente rappresentanti sindacali per ascoltare le richieste dei dipendenti. “A questo punto vogliamo vedere i fatti, non sentire altre promesse”. E’ la replica immediata dei sindacati: divise nuove, ambienti di lavoro idonei, assicurazioni integrative, ecc.. Sono tutti provvedimenti che devono partire a vista. La minaccia, in alternativa, è di negare l’assistenza nelle prossime feste cittadine di Pompei. MARIO CARDONE