A cura della Redazione
Avere a Castellammare di Stabia la nave scuola della Marina italiana vuole dire non solo celebrare i 150 anni dellUnità dItalia e l80esimo anniversario del suo varo, ma anche tributare un omaggio alla cantieristica stabiese unendovi un nuovo, forte, appello alla sua salvaguardia e al suo rilancio.
Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio.
Sono particolarmente soddisfatto di essere riuscito ad ottenere larrivo dellAmerigo Vespucci a Castellammare di Stabia, ha continuato Bobbio, e di questo ringrazio lo Stato maggiore della Marina militare e, in particolare, lammiraglio Bruno Branciforte, al quale allinizio di questanno avevo chiesto di inserire nel calendario delle presenze della Vespucci anche una tappa nella nostra città, motivando tale richiesta con la concomitanza di due ricorrenze di così grande rilievo. La Vespucci è il vero simbolo dellItalia nel mondo e poter celebrare oggi a Castellammare questo doppio anniversario ha un duplice valore: ricordare a noi stessi e a tutta lItalia la nostra grande tradizione non solo marinara, ma specialmente nel settore delle costruzioni navali, ma anche e soprattutto sottolineare allattenzione delle Istituzioni la gravità dellattuale crisi della nostra cantieristica per ribadire tutti insieme la necessità di un impegno comune, già esistente e concreto, non solo per la difesa del sito produttivo stabiese, ma soprattutto per il suo rilancio. Questa era la mia intenzione e il mio obiettivo quando, alcuni mesi fa, ebbi lidea di inviare allammiraglio Branciforte la lettera con cui chiedevo la presenza del Vespucci a Castellammare, ha continuato Bobbio.
Il sito di Castellammare è uneccellenza della cantieristica navale mondiale e oggi ribadiamo con forza il nostro impegno perché il cantiere venga difeso e rilanciato. LAmministrazione comunale di Castellammare di Stabia è al fianco dei lavoratori ed è al fianco dellintera città che vive e sente lattività cantieristica come parte integrante della propria storia e delle proprie tradizioni, ha sottolineato ancora il primo cittadino stabiese che ha poi ringraziato anche i componenti del comitato cittadino 80/150.
Ritengo che anche la nascita di un comitato così eminentemente composto e così chiaramente determinato a utilizzare levento del ritorno della Vespucci a Castellammare per rilanciare limmagine della città sia unoccasione per far sapere a tutti che la città non ha solo fasce di emarginazione sociale e problemi comuni a tutte le città, ma ha anche e soprattutto una classe dirigente, imprenditoriale e professionale di altissimo livello, che vuole innanzitutto il bene della sua collettività. La nascita del comitato rappresenta, quindi, per me, uno dei grandi valori aggiunti su cui poter contare per il rilancio civile della città.