A cura della Redazione
Secondo round contro gli abusivismi del bar Oasi di Pompei. Come era stato anticipato dalle pagine di questo giornale, la settimana scorsa, le iniziative di ripristino dello stato dei luoghi sono previste per limmediato futuro. Ne seguiranno ancora fino a che non saranno recuperati tutti gli spazi pubblici rubati alla collettività dallabusivismo commerciale. Purtroppo ancora imperante ma che sta ricevendo, in questi ultimi giorni, colpi decisivi. Si è ripetuta, ieri mattina, la stessa scena di una settimana prima. Gli operai della ditta Saco strade srl di Cancello Arnone, dopo la verandina che metteva al riparto i tavolini e le sedie per i clienti, hanno buttato giù una parte interna della struttura commerciale dove si trovava il banco frigorifero e gran parte della struttura operativa dellesercizio pubblico, parzialmente illegale, gestito dalla ditta di Raffaele Fattorusso. Ledificio è sito nella piazza Immacolata dove, partendo da un piccolo locale di una decina di metri quadri, è stato ricavato con reiterati interventi abusivi sul marciapiedi ed un lato della strada un locale molto più grande. Anche ieri presiedeva per il servizio di polizia ed il regolamento del traffico il comandante dei vigili urbani, Gaetano Petrocelli, mentre gli agenti di Polizia Urbana delimitavano larea dintervento esecutivo, chiusa perentoriamente al pubblico per motivi di sicurezza. Presente anche il dirigente tecnico del Comune di Pompei Michele Fiorenza, che ha diretto insieme a suoi diretti collaboratori il lavoro di smantellamento dellapparato abusivo. Tutta loperazione di polizia è il frutto di un fascicolo voluminoso contenente reiterate ordinanze sindacali, ricorsi al Tar ed interventi del comune di Pompei. Rappresenta il secondo atto di uno scenario voluto dallamministrazione comunale al fine di bonificare unarea degradata per metterla a disposizione dellaccoglienza turistica, considerato che è sita nelle immediate vicinanze dellingresso degli scavi archeologici di Piazza anfiteatro. Mattatore della giornata è stato ancora una volta lavvocato esterno Gennaro Barbato, ingaggiato proficuamente dal comune di Pompei, considerato che ha portato a termine con successo il suo mandato, cosa che in materia di abusivismo non succede frequentemente. Ladempimento rientra fra quelli richiesti dalla Commissione dAccesso, intervenuta a Pompei per verificare se risulta infiltrazione della camorra nellamministrazione della città.
MARIO CARDONE