A cura della Redazione
Pubblichiamo la nota diffusa dai Comitati vesuviani antidiscarica ed indirizzata ai diciotto sindaci della "zona rossa" affinché non si punti ad un allargamento dell´attuale discarica di Cava Sari, a Terzigno.
La Rete dei Comitati vesuviani antidiscarica, nel prendere atto delle malcelate attenzioni di Regione e Provincia nellaffrontare linfinita crisi dei rifiuti guardando allarea protetta del Parco Nazionale del Vesuvio, nel ribadire la propria contrarietà a qualunque ipotesi che non prevedano messa in sicurezza e bonifica immediata dei siti di discarica vesuviani, ricercando alternative possibili e temporanei al di fuori dellambito strettamente provinciale; alla luce della recente risoluzione del Parlamento Europeo in cui si intima i governi nazionale e locale a non aprire né ad ampliare siti di discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio, chiede un incontro urgente con le Istituzioni in oggetto al fine di conoscere piani, proposte e scelte politiche che, senza condivisione e partecipazione della cittadinanza attiva e responsabile, determinerebbero di fatto linizio di una nuova e più decisa mobilitazione dei cittadini vesuviani a difesa del proprio diritto alla vita, alla salute ed allo sviluppo.
La Rete dei Comitati vesuviani da tempo ha lanciato lallarme dellesaurimento della discarica ex Sari, senza che, in questi due lunghi anni, sia stato prodotto un benché minimo programma alternativo.
Da tempo incalziamo i sindaci della zona rossa affinchè riprenda il confronto tra cittadini e amministratori su quello che abbiamo chiamato progetto Vesuvio e che estrapoli tale ambito dalla gestione provinciale provvedendo in autonomia alla gestione di un ciclo integrato, sulla scorta della normativa europea, con Riduzione, Riuso, Riciclo, Raccolta differenziata spinta e di qualità, impiantistica per la stabilizzazione della frazione umida, filiere per le diverse linee di differenziazione e impianti di TMB/TMM per eliminare la quota da inviare allincenerimento e/o in discarica.
Da mesi abbiamo concordato, a tuttoggi non convocato, un incontro con gli assessori regionale e provinciale allAmbiente per un confronto su una soluzione strutturale al ciclo dei rifiuti dellarea vesuviana alla vigilia dellesaurimento della ex Sari che aprirà, di fatto, una nuova emergenza dai risvolti catastrofici.
Con loccasione dellimminente visita della Commissione bicamerale Ecomafie a Napoli e Salerno, si sollecita i sindaci dei Comuni confinanti la discarica ex Sari di concertare un incontro per illustrare alla stessa le gravi ripercussioni ambientali e di pericolo per la pubblica salute determinato dagli invasi presenti nellarea vesuviana aggravati dai conferimenti illeciti avvenuti nei mesi scorsi allinterno dellinvaso Sari, di cui da sempre chiediamo la messa in sicurezza e la non più rinviabile bonifica.