A cura della Redazione
"Con serenità e consapevolezza ho lasciato l’incarico di assessore dal momento che é venuto meno il clima necessario per operare proficuamente a vantaggio dei miei concittadini". Così ha esordito in un comunicato Ferdinando Uliano (foto), tesserato con il Partito Democratico ed esponente di “Unità e Impegno”, formazione a radicamento territoriale. "Non mi ritrovo in queste logiche perché sono contrarie alla mia concezione della Politica”. Ha proseguito l’ex assessore di D’Alessio, che si è dimesso dall’incarico dopo la notizia del "licenziamento" della collega Andreina Esposito in un modo che Uliano ha stigmatizzato: “Ho visto venir meno l´etica personale e pubblica e la mancanza di rispetto per la dignità della persona umana”. L’ex assessore ha ripercorso la sua vicenda politica. Il ritorno a Palazzo De Fusco nel 2009, da consigliere comunale, eletto con oltre 400 voti, dopo essersi candidato con “Unità e Democrazia”. La scelta di campo successiva di accettare l’incarico di vicesindaco con deleghe alle politiche sociali e giovanili propostogli dal primo cittadino di Pompei. Uliano, a parte ogni valutazione politica della sua attività amministrativa, si è oggettivamente dimostrato impegnato sul campo, dimostrando attaccamento alle problematiche del sociale: il centro Gaudium è praticamente una sua creatura. “Devo prendere atto che i giochi politici, gli interessi di pochi, l’invidia, la gelosia e l’incapacità altrui hanno la meglio, nel breve periodo, sulle persone di buona volontà”. Uliano ha così ripreso argomenti ricorrenti nella sua fazione politica, per spiegare la crisi nell’esecutivo cittadino. Sul piano pratico egli fa rimando al successo elettorale del movimento locale messo in piedi da Carmine Lo Sapio, ex assessore della giunta D’Alessio, che ha influenzato con la sua componente la giunta D’Alessio in un’alternanza di collaborazione e rivalità che ha finito per logorare il rapporto. Nel deplorare il modo in cui il primo cittadino di Pompei ha revocato l’incarico all’Esposito “senza alcun confronto”, Uliano ha colto l’occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa. “Un comportamento recidivo - ha osservato - che il signor sindaco ha già adottato con il sottoscritto, allorquando decise di revocargli la delega di vicesindaco. Anche in quel caso - ha concluso - senza alcun preavviso, senza un umano confronto né alcuna valida motivazione se non quella dettata dalle sue elucubrazioni mentali”. MARIO CARDONE