A cura della Redazione
Un comunicato congiunto dei sindacati Cisl e Uil ha diffuso la notizia di altri due turisti azzannati da un cane randagio, dopo il caso di domenica riguardante un custode. Questa mattina, a distanza di pochi minuti, due turisti sono stati morsi da un altro randagio dell’area archeologica degli Scavi di Pompei. Si tratta della signora Giulia Basadana di Venezia, e del signor Bernhard Wole, cittadino tedesco e accompagnatore del gruppo turistico. Entrambi, verso le ore 9,30, mentre percorrevano Via del Foro, all’altezza del Ristorante degli Scavi, sono stati morsi dal cane. La signora Basadana ha riportato una ferita lacero-contusa al braccio destro e la giacca strappata, mentre mr. Wole una ferita lacero-contusa al polso destro. Ambedue sono stati sottoposti a cure mediche ed all’antitetanica. Il comunicato sindacale riguardanti questi nuovi incidenti dovuti a cani randagi arriva quasi contemporaneo ad una smentita della Lav secondo cui non è stata Alleia a mordere domenica il custode degli Scavi. “Il cane, facente parte del progetto (C)Ave Canem, che secondo il sindacato aziendale avrebbe morso il custode domenica mattina, è andata felicemente in adozione da oltre un anno in provincia di Grosseto, dove vive in un bel casolare di campagna”. Ha annunciato l’associazione a tutela degli animali. Probabilmente il nome del cane, come ha ammesso lo stesso Pepe (responsabile Cisl interpellato in proposito), era stato riportato in maniera erronea. La precisazione della Lav è in ogni caso opportuna e legittima a difesa dell’attività professionale di un’associazione onlus a difesa degli animali. La Lav ha chiarito, con una nota a firma di Giacomo Bottinelli, che sta proseguendo la sua azione a difesa degli amici a quattro zampe presenti negli Scavi di Pompei, con l´installazione di microchips gratuiti e incontri nelle scuole sul tema randagismo interamente a proprie spese e senza alcun contributo pubblico. Il problema dei cani randagi negli Scavi di Pompei, monumento a cielo aperto contiguo al territorio circostante, è antico quasi quanto il reperto archeologico ed ha dato luogo nel tempo ad una corposa letteratura. Il fatto è che se il fenomeno non é affrontato nel suo insieme con mezzi adeguati (non limitandosi all’area degli Scavi) è destinato a perdurare nel tempo con incidenti come quelli degli ultimi giorni. MARIO CARDONE