A cura della Redazione
Cresce la devozione verso la Madonna del Rosario. Con essa le forme d’amore, come attestato nel corso della Supplica di domenica dall’Arcivescovo di Pompei, Carlo Liberati, che ha voluto rivolgere un pensiero speciale di ringraziamento alle “sentinelle del mattino”. Si tratta di una particolare categoria di devoti alla Vergine del Rosario che diventa, giorno dopo giorno, sempre più numerosa. Essa è formata dai residenti e dai pellegrini che s’incamminano da casa alle prime luci dell’alba per presenziare alle sei e mezzo del mattino dei giorni di maggio e di ottobre, vale a dire dei mesi della Supplica alla Madonna, al rito del Buongiorno Maria. Già la preghiera del Mattino alla Madonna del Rosario, frequentemente intonata dall’Arcivescovo Liberati, è diventata un rito speciale per la suggestione che lo contraddistingue. E’ particolarmente cara ai fedeli della Madonna di Pompei perché contempla la discesa del Quadro insieme alla preghiera corale ed all’omelia dell’Arcivescovo. Per coloro, poi, che si espongono al sacrificio di percorrere a piedi i chilometri che dividono Pompei dal loro paese (frequentemente sito nel comprensorio vesuviano-sarnese) c’è l’opportunità di dedicare alla Madonna una militanza “eroica” della propria fede, dentro all’immenso esercito di devoti alla Madonna del Rosario che ogni giorno diventa sempre più grande. “Dica al Santo Padre Benedetto XVI, qui già venuto il 19 ottobre 2008, che può tornare ad inaugurare il Restauro della Sua Basilica prima della fine di questo anno - ha annunciato, rivolto al cardinale Sodano, l’Arcivescovo Liberati -. La Vergine santissima sorriderà nuovamente anche a Lui dal suo Trono di gloria”. Liberati ha anche annunciato il continuo aumento dei pellegrinaggi a Pompei insieme alle folle dei fedeli al Santuario. “Ci reclamano dal mondo - ha esultato domenica Liberati -, Dopo l’Australia e il Canada, in giugno saremo per un mese intero negli Stati Uniti d’America. I nostri emigranti vogliono il dipinto autentico della Madre diffusa dal loro cuore di figli in tutti i Continenti”. MARIO CARDONE