A cura della Redazione
E’ stata inaugurata in questi giorni, nell’Auditorium degli Scavi di Pompei, la mostra didattica “Gli scavi vesuviani e la formazione dell’Unità d’Italia”. L’iniziativa è proposta in pannelli ed opuscoletti didattici che saranno distribuiti ai visitatori anche negli scavi archeologici di Ercolano, Oplontis, Stabia e presso l’Antiquarium di Boscoreale. Saranno illustrate ai visitatori degli scavi le correlazioni esistenti tra l’archeologia vesuviana e il processo di unificazione dell’Italia. Verranno, inoltre, illustrati gli interventi di governo che Garibaldi attuò per gli scavi di Pompei ed il patrimonio culturale campano oltre ad alcuni significativi episodi che hanno accompagnato i primi momenti dell’Unità d’Italia. Si tratta di fornire documenti e testimoniare circostanze di come Pompei ha preso parte in modo originale al processo di unificazione grazie all’opera di Garibaldi e alle intuizioni di un intellettuale europeo quale Alessandro Dumas, da lui nominato “direttore onorario degli scavi di Pompei”, ma soprattutto di quanto chiaro fosse per Garibaldi prima, per il re d’Italia in seguito, il valore dello straordinario patrimonio archeologico presente in Campania ed in generale il ruolo strategico dei Beni culturali nell’idea di Nazione unita. Una testimonianza che già a quell’epoca ci fosse la consapevolezza a livello nazionale ed internazionale dell’enorme patrimonio che il Sud portava in dote al Regno d’Italia. Sarà presentato il volume “Una camicia rossa a Pompei” del giornalista Carlo Avvisati. Introdurrà la manifestazione culturale il direttore degli scavi, Antonio Varone. Sono previsti interventi dell’archeologo Ernesto de Carolis, direttore del Laboratorio di restauro, e dell’architetto Carmela Mazza dell’Ufficio Tecnico della Soprintendenza. MARIO CARDONE Nella foto, Garibaldi nel Pantheon nel Macellum di Pompei