A cura della Redazione
"Bisognerà fare una verifica per capire se l´opposizione lavora per l’interesse della città. Solo così la coalizione di maggioranza potrà decidere se riconoscerle o meno il ruolo di presiedere la commissione Affari Istituzionali e Generali". Con queste parole, Carmine Lo Sapio taglia corto sulla polemica, aperta gli ultimi giorni, dai consiglieri Amitrano, De Gennaro e Matrone riguardo la presidenza della prima commissione consiliare. Lo Sapio ha fatto parte dell’esecutivo nel corso della passata amministrazione, attualmente é impegnato nella direzione provinciale del Partito Democratico. Molti gli accreditano il ruolo di regista dell’intesa politica che indusse i due antagonisti del sindaco Claudio D’Alessio (Salvatore Alfano ed Arturo Sorrentino) ad assumere comportamenti collaborativi con il risultato di rivestire ruoli istituzionali di grande prestigio: la presidenza del consiglio comunale e quella della prima commissione. “Allora parte dei consiglieri “perdenti” alle amministrative abbandonarono il ruolo di opposizione per esercitare quello di minoranza”. Ha aggiunto Lo Sapio, ricordando il contributo significativo di un esponente della minoranza nell’operazione di appalto del servizio di raccolta solida urbana, che portò alla decisione di abbandono della gestione mista a favore dell’affidamento dell’incarico ad una società privata, con un significativo risparmio di risorse economiche per le casse comunali. “Nella presente gestione amministrativa – ha argomentato Lo Sapio – nonostante sia uscita dalle urne una maggioranza più ampia della precedente, è stato ritenuto utile proseguire l’esperimento collaborativo. Il risultato é che Emilio Smaldone (Udc), ha ottenuto i voti per presiedere la prima commissione. Un riconoscimento implicito che si collega al controllo democratico di una minoranza partecipativa. In questo secondo caso, però, è successo che la minoranza non si è limitata a collaborare ma è entrata nella maggioranza, assumendo anche un ruolo nell’esecutivo. A questo punto come forza di governo della città ci compete una pausa di riflessione al fine di chiarire se nel nuovo assetto politico permangono presenze propositive utili alla comunità cittadina”. MARIO CARDONE