A cura della Redazione
Il Consiglio comunale di ieri pomeriggio si è svolto rapidamente. Al voto la decretazione d’interesse per la Banda Bartolo Longo e del coro dei bambini di Pompei. Si tratta di lodevoli iniziative dell’istituto Bartolo Longo dei Fratelli delle Scuole Cristiane. Inoltre c’era da avallare un debito fuori bilancio. Nonostante le aspettative legate ad un preciso impegno del presidente, non è stata messa all’ordine del giorno la decisione sulla variante Superplastic. A spiegarne il motivo l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Tortora. “E’ stata una decisione condizionata dai tempi ristretti che erano rimasti a nostra disposizione per le delibere che sono andate al voto nella seduta odierna – ha spiegato Tortora –. Per quanto riguarda la delibera di variante per la Superplastic è tutto a posto - ha assicurato - riguardo gli accertamenti e al sopralluogo preliminare che sono alla base dello schema che sarà sottoposto dal dirigente UTC, Nunziata, e all’Assise comunale”. Per Tortora tutto è a posto. Non ci sono più problemi di regolarità preliminare riguardo ad una delibera che già è stata ritirata una volta dalla maggioranza in Consiglio comunale. Precisamente l’ultima riunione del 2010. Allora, la decisione di fare un passo indietro prima di decidere fu la presentazione di un documento critico da parte del consigliere PdL, Giorgio Arpaia. La delibera di variante prevede per un’impresa chimica di Pompei (ultima realtà industriale del territorio con circa 30 dipendenti) la possibilità di ristrutturare la fabbrica con ampliamento della stessa, in deroga all’attuale piano regolatore che classifica come agricolo il suolo su cui insiste la fabbrica, che a suo tempo già godette di un’agevolazione edilizia. La variante, se sarà concessa, punta ad accelerare i tempi di trasformazione della fabbrica in conseguenza delle richieste di mercato e della normativa ambientale e di sicurezza, perché il Piano Urbanistico Comunale è ancora fermo nella fase elaborativa e di consultazione della popolazione residente. Evidentemente, l’esecutivo guidato da Claudio D’Alessio non prevede tempi brevi per concluderne l’iter. MARIO CARDONE