A cura della Redazione
“L’ennesimo crollo negli scavi archeologici di Pompei dimostra come questi episodi rappresentino ormai una emergenza che hanno bisogno di un Soprintendente a tempo pieno". Queste le parole del segretario generale Uil, Gianfranco Cerasoli, uno dei primi ad annunciare il crollo di una parete della Casa del Moralista. "Si devono avviare subito i lavori di messa in sicurezza, cosa che avrebbe dovuto fare il Commissario all’emergenza - ha proseguito -. Resta la domanda a cui ancora nessuno ha dato una risposta: di chi è la responsabilità. Chi paga?”. Ha concluso il sindacalista, interpretando la rabbia di tanti lavoratori che dalla gestione del sito culturale di Pompei traggono il sostentamento delle loro famiglie. Sul piano politico si registra lo “sconcerto” di Luisa Bossa, deputata Pd, ex sindaco di Ercolano. "Un nuovo crollo nella stessa area della Casa dei Gladiatori è l´ennesima dimostrazione di quali siano le reali condizioni di una delle aree archeologiche più importanti al mondo. Pompei crolla mentre il governo non assume alcuna iniziativa”. “Bisogna evitare inutili allarmismi - ha replicato il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi -. Non c’è stato nessun crollo di opere di pregio". Il ministro Bondi, e´ stato informato dalla direzione degli scavi archeologici di Pompei sull’entità del cedimento avvenuto questa mattina all´interno della Casa del Moralista, che ha riguardato un tratto di mura di cinta in tufo e calcare già crollato nel corso dei bombardamenti del ´43 e rifatto dopo la guerra. "Occorre circostanziare con prudenza l´accaduto - ha dichiarato Bondi -. La situazione a Pompei è continuamente monitorata dai tecnici della Soprintendenza, con i quali sono in costante contatto avendo ricevuto ogni rassicurazione su quanto avvenuto. Il cedimento non ha riguardato né coinvolto alcun manufatto di rilievo o di pregio storico, artistico o archeologico". MARIO CARDONE © Riproduzione riservata