A cura della Redazione
Pompei è tra i diciotto comuni vesuviani che, dopo la chiusura della Cava Sari disposta con un´ordinanza dal sindaco di Terzigno Domenico Auricchio, non ha più un posto dove svessare i rifiuti secchi. LAssessore allIgiene urbana, Amato la Mura, ha informato la cittadinanza che cè la possibilità di tener lontano per una settimana lo spettro della crisi ambientale (con i cumuli di spazzatura agli angoli delle strade) grazie alliniziativa preventiva messa in campo dallamministrazione comunale nel predisporre per tempo un sito di stoccaggio provvisorio. Vale a dire che il lasso di sette giorni é il periodo di tempo necessario per esaurire (con la spazzatura ritirata nellarco di tempo prevista) la capienza dei carrelli siti nel sito di stoccaggio provvisorio, in via di allestimento, in prossimità del cimitero di via Nolana (con una capienza complessiva pari a circa 200 tonnellate). Il sito di stoccaggio in questione dovrebbe entrare in funzione fra un paio di giorni, quando saranno conclusi tutti gli adempimenti raccomandati dallArpac. Nel frattempo, sono rimasti depositati nei mezzi meccanici della ditta Igiene Urbana i rifiuti secchi prelevati nella nottata di domenica. Ad essi si aggiungeranno quelli prelevati nei prossimi giorni. La speranza dellamministrazione comunale é che non superi la settimana il tempo necessario al Prefetto per decretare la riapertura della cava Sari, oppure decidere di assumere una soluzione alternativa (che significa individuare un nuovo sito) per la discarica dei rifiuti secchi accumulati in questi ultimi giorni a Pompei e negli altri diciassette comuni vesuviani che sono nelle medesime condizioni. E chiaro che in questo secondo caso una nuova discarica dovrebbe essere indicata al di fuori del territorio provinciale, dal momento che nella provincia di Napoli non si conoscono altri siti idonei da fungere alloccorrenza per laccumulo provvisorio dei rifiuti secchi. Ha dichiarato La Mura, informando che, nel frattempo, non è stata abbassata la guardia dal Comune di Pompei per portare la cittadinanza a raggiungere nei termini più brevi la percentuale di raccolta differenziata ottimale, che già precedentemente si era elevata fino al 50 per cento.
MARIO CARDONE