A cura della Redazione
Week end di Ognissanti con segno meno nelle strutture ricettive extralberghiere di Napoli e della Campania. Secondo le stime dell’Abbac, l’associazione che rappresenta il comparto, aderente alla Confesercenti, non vi saranno riscontri positivi per il prossimo weekend. Sono in calo, infatti, le prenotazioni. Molte le stanze che resteranno chiuse anche nella città di Napoli, che invece lo scorso anno registrò quasi il tutto esaurito soprattutto nelle strutture del centro storico. Nelle dichiarazioni del presidente Abbac, Agostino Ingenito, l’analisi della situazione e i rischi per il turismo regionale. “Sinora i dati non ci confortano, è pur vero che nel nostro settore si va sempre più verso la prenotazione dell’ultimo minuto ma è difficile immaginare una città affollata dai turisti per questo ponte dei santi”. A pesare, secondo l’associazione di via Duomo, anche l’ultimo danno di immagine per l’emergenza rifiuti e un appeal della città sempre più in caduta libera per la mancanza di servizi turistici e di eventi culturali di richiamo. “La città attira per le sue caratteristiche un target medio alto di visitatori individuali, (il nostro riferimento di comparto) interessato ai siti culturali, una tipologia di clientela che necessita di servizi ed infrastrutture che a Napoli non riusciamo a fornire. Se pensiamo che l’amministrazione comunale non riesce ancora a garantire l’apertura di bagni pubblici e l’apertura dei siti culturali nei periodi festivi, è difficile immaginare una città a misura di turista quando anche il commercio difficilmente riesce a offrire le aperture turistiche. Non sono confortanti neanche i dati provenienti dalle altre aree turistiche della Campania. Se le isole con la Penisola Sorrentina garantiranno un afflusso significativo di turisti, ulteriormente più ampio per le condizioni meteo favorevoli, segnali negativi ci giungono anche dalla Costiera Amalfitana e dai siti archeologici ridotti ormai a mete di escursioni. Timidi segnali dal Cilento e Beneventano. Le strutture irpine riscontrano segnali positivi. “E’ necessario che la Regione Campania metta mano seriamente a un piano straordinario del turismo, sono ormai troppe le criticità per un non governo nella gestione turistica regionale - dichiara Ingenito - non si è offerto un quadro di sintesi ed azioni conseguenti da parte dell’assessore De Mita che sembra prenda tempo su una situazione ormai insostenibile. Resta ancora al palo la legge regionale del turismo, venti anni di discussione non ne hanno ancora consentito l’approvazione, come pure le infrastrutture turistiche, l’aeroporto con la sua unica pista ed i costi di atterraggio dei low coast, duplicati rispetto a città come Parigi, Londra, Praga oltre alla difficile organizzazione turistica con ept ed apt da anni commissariati e senza guida”. L’amaro sfogo di Ingenito si rivolge anche all’amministrazione comunale di Napoli. Pur avendo fatto uno sforzo eccezionale per risolvere le annose questioni di abusivismo ricettivo con la nostra proposta di un regolamento comunale e la volontà di accettare controlli amministrativi, resta ancora da capire quali sono le reali politiche del turismo cittadino quando l’assessore Pagano è impegnata a risolvere le emergenze per le luminarie che ancora non si sa chi e come saranno installate e con un cartellone di eventi che molto probabilmente sarà presentata qualche giorno prima di Natale, in barba a qualsiasi organizzazione di pacchetti turistici che necessariamente prevedono una collocazione sul mercato con largo anticipo. “E’ sconfortante prendere atto che la politica non è in grado di supportare un comparto come il nostro – conclude Ingenito- che sta garantendo difatti la cosidetta destagionalizzazione, molti alberghi invece chiudono in questo periodo e con una qualità delle strutture ricettive molto alta a fronte di insignificanti azioni amministrative in cui anche la realizzazione di una guida extralberghiera e la classificazione sembrano delle chimere”.