A cura della Redazione
"Martedì in arte" agli scavi di Pompei. Nonostante il cattivo tempo, sono stati circa cinquecento i visitatori accolti nel sito archeologico nella giornata di ieri. Un numero superiore a quello previsto nelle prenotazioni ma le gentili signore dell’ufficio stampa, che nell’occasione hanno gestito le prenotazioni e l’accoglienza, hanno fatto in modo di accontentare tutti gli intervenuti. Era la prima volta che Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei, Comune ed associazioni degli albergatori (Adap) e dei commercianti collaboravano insieme in un evento di tale portata. Il risultato è stato giudicato da tutti eccellente. Superiore ad ogni aspettativa per la cortesia dell’accoglienza e la professionalità del settore turistico. Un prestigioso biglietto da visita per la città, di buon auspicio per il prosieguo fatto di iniziative di alto profilo che puntano ad attestare Pompei come capitale del turismo archeologico. Le aziende enogastronomiche e di ristorazione, disposte con appositi standS nello spazio antistante Porta Marina, hanno accolto i visitatori al termine del percorso illuminato all’interno di uno degli edifici termali pubblici più imponenti di età augustea. Le terme, poco distanti dall’ingresso di Porta Marina, un tempo in posizione scenografica sul mare e caratterizzate da una sontuosa decorazione, tra cui si segnalano le pareti dipinte con scene marine della piscina fredda. Molta curiosità nel pubblico hanno destato gli affreschi a tema erotico che ne decorano lo spogliatoio. Note una volta come terme del piacere, in quest’occasione è stato proposto un percorso legato alla gastronomia e alla degustazione di vini di alto pregio. Insieme alla mozzarell,a alla pasta e ai prodotti dolciari, sono state molto apprezzate le ricottine al miele. Ma la palma va al “dolce dei misteri” che trionfava su un tavolo assortito di dolci prelibatezze alla maniera antica pompeiana. Non potevano mancare il primo cittadino, Claudio D’Alessio, insieme a numerosi collaboratori, il direttore degli Scavi, Antonio Varone, ed alcuni prestigiosi ex dello staff del commissario Fiore, Mercurio e Salerno. MARIO CARDONE