A cura della Redazione
E’ un a vergogna. Il dissesto economico della Regione Campania non giustifica la sua mancanza d’iniziativa a sostegno di un’istituzione che è uno dei pochi fari di Cultura sul territorio. Alla data del 20 settembre 2010, il Museo Madre di Napoli (Museo d´Arte contemporanea Donna Regina) ha ricevuto da Enel Energia, tramite raccomandata, un preavviso di distacco della fornitura elettrica. Cinque giorni di tempo per pagare le utenze arretrate. Passati questi, si arriverà all´inevitabile chiusura del museo. La Fondazione Donnaregina, com’è noto, non ha più la possibilità di far fronte ad alcun pagamento, tant’è che i suoi stessi impiegati sono senza stipendio dal mese di agosto. E’ il risultato della chiusura del rubinetto di sostegno finanziario della Regione Campania, da tre mesi informata dalla costituzione di rischio (una lettera circostanziata circa la sospensione della corrente elettrica è stata spedita per tempo al presidente Stefano Caldoro, al vice presidente e assessore ai Beni Culturali, Giuseppe De Mita, e all´assessore all´Istruzione con delega alla Promozione Culturale Musei e Biblioteche, Caterina Miraglia). La sospensione della fornitura di energia elettrica oltre impossibilità di aprire le sale al pubblico determinerà l’interruzione della videosorveglianza e la creazione di un deficit di climatizzazione estremamente pericoloso, non consentito dagli standard museali internazionali. Il rischio é di provocare danni irreparabili a quadri, sculture e installazioni di significativo valore culturale ed economico, provenienti in gran parte da collezioni pubbliche e private europee e americane. Nelle sale del museo Madre al momento sono esposte opere d’arte del valore assicurativo pari ad oltre 65 milioni di euro. La direzione del Museo ha preso contatto con il Banco Napoli per chiedere l’erogazione di extra fido a favore della Fondazione che dispone crediti documentati per circa 8 milioni di euro. Ma se il tentativo esperito non risolverà il problema e l’Enel non concederà l’ennesima proroga, sabato prossimo le luci di via Settembrini si spegneranno. MARIO CARDONE