A cura della Redazione
Manca la presenza giovanile nell’associazione archeologica “Amici di Pompei”, nonostante le università campane sfornino ogni anno centinaia di giovani leve con la laurea in archeologia. Lo stesso problema si ripropone ogni tre anni in occasione dei congressi per il rinnovo delle cariche sociali, unico momento di verifica interna. A parte le dichiarazioni di volontà, non seguono iniziative concrete nella politica gestionale che è basata più sulla tradizione che sull’innovazione riguardo alle tematiche, le iniziative e le linee organizzative. Per esempio, risale a pochi mesi fa l’iniziativa della creazione di un sito internet, presa quando altri avevano occupato lo “spazio” nel web di competenza. Basterebbe, per ringiovanire, rispolverare il sistema elettorale interno che attualmente non brilla per trasparenza, non prevedendo un ventaglio di candidati prima del voto alle cariche sociali. Bisogna per il futuro imporre qualche rinuncia ai protagonismi senili altrimenti “largo ai giovani” resta solo uno slogan. Tutto ciò per indurre i ragazzi a frequentare un’associazione che si presta bene all’integrazione della loro formazione umanistica. Avvicinarsi alla prestigiosa associazione archeologica può costituire un’opportunità in più. L’associazione “Amici di Pompei” vanta un illustre fondatore nella persona di Amedeo Maiuri. E’ attualmente retta dalla studiosa Maria Giuseppina Cerulli Irelli che prese il suo posto nella direzione della soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei. Nel corso del congresso degli “Amici di Pompei” di venerdì la Cerulli è stata riconfermata per acclamazione alla guida del sodalizio che ha per scopo principale la diffusione e la conoscenza approfondita del monumento archeologico di Pompei e degli altri siti archeologici vesuviani, nella maggior parte di epoca romana. Riconfermati gli incarichi agli altri del direttivo la guida della blasonata associazione, che recentemente ha subito un tentativo di plagio, resta quindi nelle mani degli stessi dirigenti uscenti che in tema di equilibrio di bilancio e qualità dei contributi scientifici hanno mietuto con efficacia e raccolto consensi. Si riparte per i prossimi tre anni con nuove motivazioni con l’affiancamento di un valido comitato scientifico dove i componenti sono tecnici di conclamato valore e docenti universitari. Riusciranno i “nuovi” protagonisti a richiamare i giovani? E’ tutto da vedere. MARIO CARDONE