A cura della Redazione
Ai primi albori di ieri, come da sempre, fedelissimi all’appuntamento religioso settembrino con “Mamma Schiavona”. La ridente cittadina pedemontana vesuviana si è ridestata, con gli scoppi dei petardi ed al frastuono delle rombanti moto. Centinaia di scooteristi, attrezzati di tutto punto, si sono concentrati per la partenza in massa nella piazza principale del paese (piazza San Gennaro) ed al seguito di una vettura d’epoca allestita con un suntuoso altarino ove troneggiava l’effige della Santa, sono partiti in direzione di Avellino per la scalata del “Montagnone” e per rendere omaggio alla Madonna Bruna. L’appuntamento annuale con “Mamma Schiavona” è oramai divenuto un rito per i veterani del gruppo organizzatore guidato dall’instancabile Francesco Celentano, che imperterrito dispone minuziosamente ogni cosa per il tangibile segno di devozione alla Beata Vergine. Ancora più massiccia la partecipazione registrata quest’anno che ha reciso il significativo traguardo della 56ª tappa. In serata, il ritorno in massa dei rombanti mezzi bardati a festa si è concluso davanti al sagrato della chiesa “Santa Maria delle Grazie e San Gennaro”. Una gran folla di cittadini, dissipata lungo la strada del ritorno, e diane di fuochi ai crocicchi per festeggiare il ritorno dei pellegrini, spettacolare finale pirotecnico a piazza San Gennaro. Una nota di attenzione agli occhi di tutti è stata l’assiduità di alcune persone tra il folto gruppo di partecipanti che vantano tutte le presenze alla tappa settembrina e ancor tanto più preziosa la militanza di un cospicuo numero di giovanissimi ad occupare il posto dei trasportati sui potenti mezzi. NINO VICIDOMINI