A cura della Redazione
L’arte di arrangiarsi non ha confine. L’ultima trovata delle famiglie del comprensorio stabiese è di fare il turno al mare sotto l’ombrellone e nell’utilizzo di lettini e delle sedie sdraio. E’ successo così che qualche gestore di stabilimento balneare di Pozzano, per salvare il bilancio aziendale, che dato il prolungarsi del periodo caldo si presenta comunque positivo, ha impartito ai bagnini precise disposizioni. Ritirare tutta l’attrezzatura da sole data a noleggio (ombrellone, lettini, sedie a sdraio ecc.) quando i clienti vanno via, al fine di non permetterne il passaggio senza pagamento a parenti ed amici che arrivano solitamente al mare quando i primi “smontano”. La ragione del provvedimento sta nel divieto della “staffetta” tra bagnanti mattutini ed affezionati del tuffo a mare pomeridiano, a scapito del portafogli del gestore del lido. Si può immaginare le polemiche che hanno suscitato il nuovo regolamento dal momento che i genitori anziani sono convinti che non c’è nulla di male lasciare il posto sotto gli ombrelloni ai figli sposati con le rispettive famiglie. La risposta è stata la stessa per tutti: “O si paga o si cambia lido”. Ma dove si va, dal momento che i gestori hanno già fatto girare il passa parola? Altro sistema di aggirare il caro-mare, per il momento ancora tollerato, è quello del “lettino familiare”. Alle spiagge di Seiano, dove il comune di Vico Equense ha disposto che i gestori dei lidi non possono pretendere più di 6 euro per il fitto di un lettino da spiaggia (3 per i soli residenti). le famiglie che ogni giorno “scendono” da Agerola, Pimonte e le altre comunità dei monti Lattari fittano un solo lettino che serve ad abilitare alla permanenza (anche in piedi) di tutta la famiglia sul quadratino di sabbia antistante il “mare dei poveri”. E’ al momento l’unico sistema rimasto per fare un tuffo a mare con i bambini, senza spendere molto. Ma fino a quando sarà consentito? MARIO CARDONE