A cura della Redazione
La priorità è portare a compimento i lavori della splendida Basilica Cattedrale, dedicata alla Vergine del Santo Rosario". E largomentazione dellArcivescovo Prelato di Pompei, Carlo Liberati, che ha gelato lentusiasmo del sindaco Claudio DAlessio e della sua giunta, dopo aver appreso la notizia di aver spuntato un finanziamento per il restauro della Chiesa dellAnnunziata dedicata alla Madonna dellArco (foto), sita in contrada Civita Giuliana. "Si tratta di un bene di valore culturale assolutamente prevalente (riferito al Santuario, ndr) ha precisato nella lettera di risposta monsignor Liberati - rispetto a quello (la Chiesa dellAnnunziata, ndr) per cui il comune ha chiesto il finanziamento. Parole che liquidano liniziativa dellamministrazione comunale di Pompei che puntava al restauro di unantica chiesa di periferia. Il fatto è che nello spirito della legge di finanziamento, lalternativa prospettata da Liberati non è praticabile. LAmministrazione lo ha comunicato a Liberati facendogli sapere che con la sua alzata di scudi si rischia di perdere un finanziamento di settecentomila euro a favore della città. Ci risiamo. Tornano in campo le dissonanze tra le autorità civile e religiosa di Pompei. LAlto prelato, con la sua risposta, ha contestato di fatto il recupero di un monumento che è emblema del cuore antico della comunità pompeiana, custode della sua memoria storica ed archeologica (perche in quella contrada furono fatte le prime scoperte della città antica), anteriore alla sua stessa fondazione. Inoltre, con la sua intransigenza lArcivescovo Liberati ha messo in moto un movimento popolare di protesta della comunità della contrada, che ha fatto immediatamente partire liniziativa della raccolta di firme a favore dei lavori pubblici di ripristino e consolidamento della chiesa dellAnnunziata. Sarebbe bene che Liberati e DAlessio avessero un chiarimento nellinteresse complessivo, ma in questo periodo pare che larcivescovo non sia disponibile al confronto.
MARIO CARDONE