A cura della Redazione
Pasquale Sabbatino ha rassegnato le dimissioni. Per lavorare con maggior respiro dentro l´Università, per riprendere la mia attività di ricerca ed editoriale, soprattutto per non fare altri torti alla famiglia. Ha spiegato nella sua lettera lassessore alla Cultura del Comune di Pompei. Ha fatto lelenco delle iniziative promosse nei dieci mesi di amministrazione. Il docente universitario si è impegnato nella costruzione del polo civico e per la riapertura della Biblioteca Comunale (non ancora portata a termine) da unire Archivio Storico del Comune, oltre che alla realizzazione del Museo Pompei e il Grand Tour in Europa per cui ha preparato il progetto che deve essere finanziato. Ha promosso anche una serie di conferenze, svolte nella Sala Consiliare, che hanno oggettivamente elevato il livello del dibattito ed il profilo dei relatori coinvolti. Resto disponibile per lavorare su progetti mirati. Ha concluso il professore della Federico II di Napoli, che probabilmente resterà sulla scena della cultura di Pompei. Fuori dalla retorica, lincarico a Sabatino era stato dettato dallimpossibilità di impegnare Ebreo (uno dei politici più vicini a DAlessio) nellamministrazione nella città. Ebreo aveva ricoperto lincarico di assessore prima di Sabbatino e si era avvalso già in passato della sua collaborazione. Successivamente non è stato riconfermato nellincarico nella linea di coerenza di tenere fuori dallesecutivo di Pompei i politici indagati nel processo penale in corso per la variante di Piazza schettini. Ora le dimissioni di Sabatino aprono uno scenario facilmente prevedibile dal momento che a subentrargli (con unaltra delega) è presumibilmente Amato Mura (costituente di centro) che lascerà il seggio di Consigliere comunale. Indovinate a chi: ad Antonio Ebreo, il politico che si è distinto negli ultimi tempi in unestenuante pendolarismo tra Partito Democratico ed lUnione di Centro, con lunico scopo di restare fedele a DAlessio. Ecco perché fa sorridere la sorpresa del primo cittadino di Pompei per le inaspettate dimissioni dei Sabatino. Ora parte il valzer di poltrone da tempo annunciato, salvo verificare se si procede in una volta sola o per gradi, come è abitudine consolidata dellamministrazione targata DAlessio. Ultima, ma non per ordine dimportanza, la novità (si fa per dire) della dichiarazione fornita alla stampa dallo stesso DAlessio, nel corso dellannuncio del suo cambio di partito (da PD ad UDC) che mettono lex consigliere provinciale Tortora in corsa per la poltrona di presidente del consiglio comunale.
MARIO CARDONE