A cura della Redazione
Venerdi 30 Aprile, ore 21,30, "Simone Carotenuto & i Tammorari del Vesuvio" in concerto presso "La Stazione", sede del associazione Stella Cometa-Gruppo Cassiopea in via Della Rocca, 238 a Boscoreale. L’energia e la passione questo in due parole il messaggio che lanciano i Tammorrari del Vesuvio guidati dal Maestro Simone Carotenuto oggi tra i migliori esecutori di “Fronne”, il simbolo del canto su tamburo in Campania. La tammorriata, nasce da qui la storia di questo artista che ha saputo portare sui palchi nazionali ed internazionali questa forma di comunicazione antichissima che è canto, che è danza ma che è soprattutto il battere di un tamburo. Simone Carotenuto, icona della musica popolare, voce potente che da decenni racconta la tradizione e ne rinnova la magia. Figura forte e carismatica del folklore musicale , noto al popolo dei cultori come “l’ultimo cantatore”, forte di un’esperienza ventennale che vanta collaborazioni con il fior fiore del panorama musicale tradizionale, da Enzo Avitabile, alla Nuova Compagnia di Canto Popolare con Carlo Faie! llo; da Giovanni Coffarelli a Marcello Colasurdo incrocia sul suo cammino cinque figure eccezionali, cinque maestri di musica che credono come lui che la tradizione è vita, che è sinonimo di futuro e non di passato. La sinergia è perfetta. Sono la complicità, la collaborazione e la voglia di fare. È la genesi. Sono I Tammorrari del Vesuvio. Il gruppo che in poco più di due anni è stato definito come quello che meglio di chiunque racconta la musica del popolo in Campania. Dopo il grande successo del cd “ Aizamme sta Tammorra” un’antologia delle diverse forme di tammorriata in Campania accolto con grande plauso dalle riviste specializzate, il gruppo sta ora lavorando al prossimo spettacolo che è una naturale prosecuzione del precedente dove ad essere protagoniste sono le alchimie che si creano con i suoni che tutto il Mediterraneo pro! duce, dall’Andalucia alla Grecia ai Balcani partendo per! ò sempre dal suono del tamburo campano. Sperimentazione diventa la parola d´ordine. Una musicalità che parte dalla stessa matrice ma che ha forme e ritmiche diverse come diversi sono i messaggi lanciati attraverso la danza sensualissima e appassionata che dice di amore e anche di lotta ma che in ogni caso è una danza che coinvolge a ammalia. La tammorriata sempre più richiesta nei folk festival è sinonimo di energia, è il pulsare della vita che abbraccia e appassiona; centinaia i giovani che si sono avvicinati al mondo della tammorriata perché è un universo che riesce a coinvolgere e a far interagire. Sette maestri tammorrari che spaziano tra gli strumenti più diversi, dal violino alla ciaramella dal tamburo muto al bouzouki dal flauto al contrabbasso alle chitarre. Sette artisti guidati dalla personalità fortissima di Carotenuto ch! e è un istrionico conduttore dello spettacolo, che riesce ad avere con il suo pubblico un immediato rapporto di comunicazione. La sua voce potente definita da alcuni autorevoli critici come “sanguigna”, è affiancata dalla splendida voce di Pina Ascione nastro nascente e già brillantissimo nel panorama delle voci femminili della world music. Il concerto riesce ad essere ogni volta una forza e un’energia che raccontano la musica nata dalla terra. “…Il sud, con il suo finto assopimento, con il suo sole tanto forte che sembra renda tutti spossati e meno combattivi è in realtà saturo di energie che esplodono e si materializzano ogni qualvolta ci si ritrova nei posti della tradizione, in cui la si cerca, la si trova e la si rinnova. Dove ognuno è narratore ed ascoltatore; attore e spettatore…”