A cura della Redazione
Giuseppe Proietti, segretario generale del Ministero dei Beni Culturali in pensione, si è insediato nella direzione di Villa dei Misteri prendendo posto dietro la scrivania che ha avuto un autorevole predecessore in Pietro Giovanni Guzzo (la parentesi della Salvatore non fa storia). La Governance di Pompei è stata assegnata ad interim al prof. Giuseppe Proietti, che da esterno, copre il medesimo ruolo per la soprintendenza archeologica di Roma. Dovrebbe durare solo una trentina di giorni nell’attesa di scegliere tra i papabili (Elena Cinquantaquattro, Mario Pagano, Angelo Ardovino e Maria Luisa Nava) il successore. Al momento appare favorita la Nava, che ha già ricoperto il ruolo per la soprintendenza di Napoli, attualmente accorpata a quella di Pompei in una sola Direzione territoriale. Proietti si ritrova sulla scrivania alcune grane irrisolte con le organizzazioni sindacali, dovute alle iniziative di spostamenti e trasferimenti del personale prese dalla Salvatore prima di andare in pensione dalla Salvatore, accusata di non avere preventivamente consultate le rappresentanze dei lavoratori. In questo periodo, negli uffici del Ministero dei Beni Culturali, l’argomento principale di discussione attiene alle dichiarazioni rilasciate da Bondi in occasione del lancio della settimana della Cultura alla Casina dell’Aquila dentro gli Scavi di Pompei. Fortemente contrastata la proposta del modello di Fondazione con la partecipazione dei privati proposta dal Ministro della Cultura. Contraria l’Associazione Nazionale degli Archeologi e parte dei sindacati. Per quanto riguarda, inoltre, l’attività del Commissario di governo Fiori, la Uil ha fatto notare che ad aspetti positivi se ne contrappongono altri con poca trasparenza. “Stiamo aspettando di conoscere da mesi come (Fiori) ha affidato gli appalti, i sistemi di gara, se sono state fatte, le procedure di evidenza pubblica adottate in una parola come ha speso le risorse”. Ha dichiarato la Uil in un comunicato in cui si è detta nettamente contraria alla proroga del Commissariamento di un ulteriore anno di Fiori. MARIO CARDONE