A cura della Redazione
Si attende una folla di visitatori, domenica di Pasqua e lunedì di Pasquetta, negli Scavi archeologici di Pompei. Arriveranno sicuramente molti turisti stranieri ma la maggior parte dei visitatori saranno gitanti campani che ogni anno trascorrono a Pompei il primo ponte festivo di primavera. Troveranno nuovi siti della città antica solo adesso aperti al pubblico perché da poco è finito il loro restauro: uno snack bar dell’antichità ed una mostra evento senza precedenti a Pompei. E’ un’opportunità fuori dall’ordinario per trascorrere con la famiglia una giornata ricca di emozioni negli scavi di Pompei in questi giorni di vacanza. Le ultime novità offerte all’ammirazione pubblica sono il Termopolio di Vetutius Placidus, una specie di taverna dell’epoca, e la casa detta della Fontana Piccola, dotata di affresco murale con scena di paesaggio marittimo. All’ingresso di Piazza Anfiteatro (uno dei tre accessi Scavi) è stata allestita la mostra didattica, totalmente gratuita, “Pompei e il Vesuvio: scienza, conoscenza ed esperienza”, inaugurata appena pochi giorni fa. La mostra ricostruisce l’eruzione del 79 d.C. e la distruzione di Pompei. Offre un percorso che abbina storia, ad archeologia (da segnalare la documentazione proveniente dagli archivi della RAI) insieme alle immagini della cronaca recente dell’eruzione del 1944. Rappresenta nei confronti dei visitatori un giusto monito alla prevenzione contro il rischio Vesuvio. Nello stesso tempo si offre la visione delle testimonianze della fede popolare. All’Antiquarium di Boscoreale, distante solo un chilometro da Pompei, è visitabile la mostra “I calchi”: Sono le copie, conservate nel tempo, dei corpi delle vittime dell’eruzione che distrusse Pompei nel 79 d.C. “I visitatori potranno vivere un’esperienza emozionante nella quale elementi di conoscenza scientifica (la mostra sul Vesuvio), aspetti di grande dolore e umanità (i calchi) si sommeranno alla curiosità per gli aspetti della vita quotidiana (una domus e un thermopolium”. La dichiarazione del Commissario all’emergenza, Marcello Fiori, che ha tenuto a ricordare che dopo la recente crisi della spazzatura di Napoli, che ha inciso negativamente anche su Pompei, i flussi turistici nell’area vesuviana stanno tornando quelli di una volta. Infatti Pompei, nello scorso marzo, ha registrato un incremento di visitatori del 13% rispetto all’anno precedente. La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei da parte sua ha diramato la notizia che anche quest’anno gli scavi archeologici vesuviani (Pompei, Ercolano, Oplontis, Stabia e l’Antiquarium di Boscoreale) saranno regolarmente aperti al pubblico in occasione della festività di Pasqua e del Lunedì in Albis. MARIO CARDONE