A cura della Redazione
Tutto secondo copione. Come avevamo già anticipato nei giorni scorsi, i consiglieri comunali della maggioranza di Pompei con tessera del Partito Democratico stanno, uno alla volta, annunciando il loro passaggio alla costituente di centro. E’ una transumanza che s’inquadra in primis nell’appartenenza ideologica che trova il fondamento nella fondazione stessa della città con le opere del beato Bartolo Longo. In poche parole la maggioranza dei pompeiani, e di conseguenza la sua rappresentanza politica, si rivede nelle linee del cattolicesimo militante di matrice integralista, che contraddistingue l’Udc e l’alta direzione del santuario di Pompei. Lunedì il primo a dichiarare, anche a nome della sua lista elettorale, il passaggio in massa nella costituente di centro è stato il consigliere Carmine Cirillo, che ha comunicato all’assise il suo passaggio al gruppo “Costituente di Centro”. E’ toccato successivamente ad Amato La Mura dimettersi da capogruppo del Pd ed annunciare la medesima posizione. Ai quattro consiglieri seguaci di Sommese (Cirillo, Cipriano, La Mura e Palomba) si sommano anche Salvatore Visciano e Raffaele Marra, passati alla Costituente di Centro, assieme all’assessore Pasquale Avino della componente Liberal Democratici, decisione che assicura a Visciano i galloni di capogruppo. Tutti insieme appassionatamente dentro alla “costituente” che fa capo al leader nazionale Casini. Ne fanno parte, per il momento (in attesa di D’Alessio e Mancino), sei consiglieri che militano nella maggioranza più tre che fanno parte della minoranza. I nuovi adepti si offendono se si parla di trasformismo in riferimento alla loro scelta, ma sarà un caso se si trovano dalla stessa parte del governo regionale? Con i nuovi assetti nascono inevitabili i chiarimenti interni alla costituente di centro e di conseguenza nella maggioranza. Giuseppe Tortora, il primo ad approdare nell’Udc in periodo precedente, ha lanciato il guanto di sfida chiedendo “nuovi assetti nell’amministrazione”. Gli ha fatto eco Amato La Mura, che ha risposto che “non cambia niente, il programma e la squadra del sindaco D’Alessio restano le stesse”. MARIO CARDONE