A cura della Redazione
Marcello Fiori è uno dei tre nomi accreditati per la successione di Giuseppe Proietti alla direzione generale del MIBAC (Ministero dei Beni Culturali) dove da pochi giorni riveste già il ruolo di vice capo gabinetto del ministro Bondi. La notizia della sua nomina a membro dello staff del ministro, diffusa in primis dal sottosegretario Giro, è stata commentata in una circolare della Uil di Gianfranco Cerasoli. Successivamente è rimbalzata negli uffici di direzione di Villa dei Misteri, sede dell’ex Soprintendenza archeologica di Pompei, dove Fiori ricopre in via stabile il suo stato maggiore di Commissario all’emergenza, incarico che, dopo il pensionamento del professor Guzzo, gli ha conferito di fatto i pieni poteri nella direzione sugli Scavi archeologici di Pompei, dal momento che la sua sostituta preferisce non spostarsi dalla direzione napoletana della nuova soprintendenza speciale. Il giovane dirigente della Protezione Civile, che è stato in passato Segretario Generale al Ministero delle Comunicazioni, è giunto agli Scavi di Pompei in sostituzione del prefetto Profili. Risulta in una terna di papabili al prestigioso incarico di direttore generale del Ministrero in compagnia di Roberto Cecchi, direttore generale per i beni architettonici paesaggio e patrimonio storico artistico, e a Salvo Nastasi, attuale capo di Gabinetto del Ministro Bondi. In questo anno e mezzo di attività a Pompei, dopo una prolungata assenza iniziale per l’impegno nelle attività di soccorso per il terremoto all’Aquila, ha avviato un’attività che lo ha visto brillare principalmente sul piano di iniziative mediatiche (come quella dell’affido peri i cani, i concerti natalizi negli Scavi e la vendemmia nel vitigno del sito archeologico) che hanno fatto indubbiamente pubblicità agli Scavi di Pompei. Si è dedicato anche agli appalti dei lavori di restauro nel sito con i soldi dei biglietti d’ingresso. Gli resta da risolvere i nodi principali del suo mandato, su cui si basa l’incarico all’emergenza. Vale a dire, si deve ancora migliorare il servizio di sorveglianza interna, il maggior decoro del commercio sul perimetro delle mura del sito archeologico e l’organizzazione del servizio delle guide turistiche. MARIO CARDONE