A cura della Redazione
E’ stata aperta una forte polemica da parte del direttivo della Pro Loco di Pompei nei confronti dall’Amministrazione comunale di Pompei che l’ha esclusa dal comitato costitutivo dell’Osservatorio Permanente sul Turismo. Sotto accusa sono la legittimità dell’atto ed il mancato invito della totalità degli operatori turistici locali, compresa la Pro Loco. Una protesta unitaria, sottoscritta dalle associazioni ed enti non invitati partirà alla volta dell’assessore al Turismo regionale, Marone. “La delibera d’istituzione dell’Osservatorio Permanente del Turismo a Pompei rappresenta, per le modalità di costituzione, un autentico raffazzonamento, per nascondere azioni e operazioni di basso profilo di alcuni speculatori politici locali”. Si legge in un recente documento diffuso dalla Pro Loco, che si dice portavoce anche di altre associazioni che non hanno preso parte alla costituzione dell’Osservatorio in quanto non invitate dall’Amministrazione comunale. “Probabilmente l’unico obiettivo è quello di giustificare spese per feste ed eventi che nulla hanno a che fare con l’autentica promozione e valorizzazione turistica della città”. Tagliano corto il presidente dell’Associazione, Giuseppe Berritto, e compagni che hanno fatto notare di non essere stati neanche avvisati dell’iniziativa dall’Amministrazione comunale nonostante il protocollo d’intesa a suo tempo sottoscritto con l’avallo dello stesso sindaco e dall’allora assessore Fusco. “L’amministrazione comunale si confronti realmente – spiega il documento dell’associazione turistica locale – invece di garantire qualche esponente politico vicino alla maggioranza ed organizzare feste e sagre di paese. Le ultime cronache - conclude il comunicato - danno Pompei come l’alcova preferita del piacere sessuale in tutta la Regione”. MARIO CARDONE