A cura della Redazione
IL TESTO DELL´ORDINE DEL GIORNO APPROVATO DAI SINDACI DELLA COMUNITA´ DEL PARCO VESUVIO: Noi, Sindaci e amministratori dei Comuni della Comunità dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, riuniti a Boscotrecase, per affrontare le problematiche connesse all´apertura ed al funzionamento di discariche all´interno dell´Area protetta e decidere le iniziative da intraprendere, in sede istituzionale, politica e giudiziaria, per difendere i nostri territori. Premesso - che la decisione con decreto legge n. 90/2008 convertito in legge n. 123/08 di riaprire la discarica ex SARI di Terzigno, ubicata in località “Pozzelle” (chiusa nel 1994) costituisce un grave vulnus alle preroga-tive del Parco Nazionale del Vesuvio, area di tutela e promozione del territorio; - che la stessa insiste in una zona con un’alta densità urbana ed è molto vicina ad importanti insediamenti abitativi; - che, nella fattispecie, è mancata un’attenta valutazione d´impatto ambientale ed economico che avrebbe evidenziato i gravi rischi per la salute pubblica; - che, nondimeno, si sono manifestati, quali effetti immediati e diretti, connessi alla riapertura ed al funzionamento della discarica ex Sari di Terzigno, il deturpamento paesaggistico, il danno all´ecosistema del Parco del Vesuvio; quello alle attività di produzione agricola e di ricezione turistica e di svago; - che l’aumento del traffico veicolare, ed in particolar modo dei camion delle società di raccolta diretti verso il sito in questione, ha notevolmente peggiorato la qualità della vita nei centri interessati, creando, specie in alcune ore, un traffico insopportabile per zone già congestionate; - che nonostante le rassicurazioni e gli impegni assunti nel corso di precedenti emergenze, la bonifica dei siti di stoccaggio provvisori, presenti all´interno del Parco e nelle aree contigue, non è mai avvenuta, con il rischio, evidenziato in più ricerche scientifiche e studi, di inquinamento delle falde acquifere; - che l’attivazione dell’invaso ex Sari, il cui riempimento, per stessa ammissione dei responsabili è arrivato a circa il 10% della capacità complessiva, ha fatto sì che le aree circostanti venissero invase da un lezzo maleodorante in tutte le ore del giorno e della notte, costringendo i residenti a chiudersi in casa; - che, una volta che la discarica si riempirà, l’O.P.C.M. n. 48 del 3 marzo 2009 prevede che si dovrà passare alla utilizzazione della ex Sari 2 e della cava Vitiello, affossando definitivamente le residue possibilità di sviluppo legate al turismo ed alle produzioni agricole di eccellenza; tutto quanto sopra premesso e considerato noi, sindaci e amministratori dei Comuni della Comunità dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, supportati dalle associazioni, dai movimenti, dai compitati spontanei di cittadini che, in questi mesi, si sono costituiti per condurre una grande battaglia in difesa del territorio vesuviano, ribadiamo la nostra ferma ed assoluta contrarietà alla istituzione ed alla utilizzazione di discariche all´interno del Parco Nazionale del Vesuvio, in quanto vengono ad essere minate alla base le finalità che hanno portato alla istituzione dell´area protetta in questione; rivendichiamo altresì, il nostro diritto ad opporci, con tutti i mezzi consentiti dall´ordinamento nazionale, comunitario ed internazionale, a questo palese tentativo di trasformare il Parco in una “cittadella della mondezza”; rileviamo che la decisione di risolvere “manu militari” la crisi dei rifiuti in Campania ha fatto sì che l’immondizia venisse rimossa dalle strade, ma non ha risolto, alla radice, il problema complessivo della gestione del ciclo integrato della nostra regione; rinnoviamo la nostra ferma volontà di continuare la mobilitazione, perché la stessa individuazione di discariche all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio costituisce una grave violazione del vincolo comunitario di Zona di Protezione Speciale e rappresenta, altresì, una grave violazione di norme comunitarie “a forza passiva rinforzata” da parte di un provvedimento normativo di rango inferiori. Alla luce delle considerazioni di cui sopra, chiediamo al sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi ed al Sottosegretario per la risoluzione dell´Emergenza Rifiuti, prefetto Guido Bertolaso, di convocare ad horas un tavolo di confronto con i rappresentanti istituzionali del territorio vesuviano per valutare l’adozione di interventi per salvaguardare la identità del Parco Nazionale del Vesuvio. In mancanza di riscontro attiveremo tutte le procedure che rientrano nelle nostre attribuzioni per impedire questo ulteriore scempio del nostro territorio, già duramente provato dal disagio economico e sociale. Nelle more della convocazione facciamo formale istanze, affinché venga consentito l’accesso alla discarica ex Sari di una Commissione tecnica nominata dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, con il supporto dell’Asl territorialmente competente.