A cura della Redazione
L’attività del Laboratorio di ricerche applicate della SANP sito nel parco archeologico di Pompei sarà illustrata come esemplare al “IV Congresso Internazionale sulla Scienza e la Tecnologia per la salvaguardia dei Beni Culturali nel Bacino del Mediterraneo”, che si terrà al Cairo dal 2 al 4 dicembre e che vedrà coinvolti ben 24 paesi prevalentemente dell’Europa e del Nord Africa. Il contributo del laboratorio sarà fondamentale al fine di trasferire l’esperienza nel campo della conoscenza e valorizzazione dei beni culturali anche ai paesi emergenti del bacino mediterraneo. Diretto da Annamaria Ciarallo, il laboratorio porta avanti le sue ricerche, che hanno dato luogo a numerosi eventi e pubblicazioni, avvalendosi della collaborazione di istituti di ricerca italiani e stranieri afferenti nei più svariati campi disciplinari. Conduce da oltre 15 anni attività d’importanza fondamentale per la protezione e il restauro dei reperti, oltre che per la ricostruzione storica degli ambienti naturali e del costume dell´area vesuviana prima dell´eruzione del 79 d.C. Lo scorso mese di ottobre, su iniziativa del Commissario delegato all’area archeologica, Marcello Fiori, è stato avviato un innovativo progetto di valorizzazione delle biodiversità e di promozione della coltura agricola nelle aree demaniali del sito archeologico di Pompei, attraverso un protocollo d’intesa con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania. Ieri i più recenti risultati del Laboratorio di Ricerche Applicate della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei sono stati con una conferenza del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, nell’ambito degli “Incontri di archeologia. Oggi i partecipanti all’incontro visiteranno gratuitamente sia il Laboratorio che l’Orto Botanico degli Scavi di Pompei. MARIO CARDONE