A cura della Redazione
Ammonterebbero a circa un milione di euro le partite passive non programmate e senza copertura finanziaria al Comune di Pompei. E’ l’argomento che sta per diventare il cavallo di battaglia dell’opposizione dopo una recente missiva da parte della Corte dei Conti. Il tema dei debiti fuori bilancio (nella massima parte dovuti a contenzioso giudiziario arretrato) è all’ordine del giorno anche se mancano in merito informazioni complete. Il fatto è che nonostante tante polemiche non è stata imboccata una direzione univoca sul piano dei provvedimenti. Difatti non è mai successo, a Pompei, che il danno per l’erario sia coperto da una trattenuta sulla busta paga del responsabile del procedimento amministrativo. Scavando nel retroterra delle aride cifre “in rosso” del bilancio di Pompei si deduce che la maggior parte dei debiti nascono da contenziosi legali. Solo le uscite per competenze professionali incidono mediamente per circa trecentomila euro l’anno. Poi c’ è l’importo derivante dalle conclusioni delle vertenze: nelle maggior parte cause civili per danni a terzi, incidenti stradali, contenziosi contrattuali e per lavoro dipendente. La partita del danno da risarcire presenta la maggiore imponderabilità a causa dei tempi lunghi ed i risultati imprevedibili dei processi. Il comune di Pompei è uscito spesso perdente nel comparto dell’infortunistica, un settore che presenta molti lati oscuri. Ma il problema maggiore è che stanno arrivando a sentenza cause civili pregresse, con conti salati da pagare per l’Amministrazione comunale. Si tratta di grossi importi, mancanti di prudenziali accantonamenti contestuali all’apertura delle vertenze di periodi anteriori alla gestione D’Alessio. All’epoca, peraltro, mancava una normativa specifica agli accantonamenti in bilancio. In conclusione D’Alessio e compagni ora devono risolvere un duplice problema. Il primo è di natura squisitamente contabile: riguarda il piano di riparto degli oneri arretrati nei prossimi cinque esercizi finanziari dell’amministrazione vigente. Iniziativa che pare avviata con risultati apprezzabili. La seconda, ancora senza riscontri, riguarda la vasta attività di razionalizzazione del contenzioso (a partire dal rapporto degli avvocati accreditati). Su questo versante c’è stato il cambio di guardia del dirigente a contratto, seguito a ruota dall’investitura all’avvocato Loster per l’assessorato del comparto legale. A questo punto si aspetta solo di sapere quale sarà il “vaccino” per il bilancio del Comune di Pompei “affetto” da “pandemia giudiziaria”. MARIO CARDONE