A cura della Redazione
“La soprintendenza è una sola. Ora bisogna incominciare ad uniformare le procedure tra Napoli e Pompei e riorganizzare il lavoro”. Ha esordito nell’intervento di ieri, nell’incontro presso l’Auditorium degli Scavi di Pompei, Maria Rosaria Salvatore, la dirigente del Ministero dei Beni Culturali che si è insediata sulla poltrona prestigiosa che per quattordici anni è stata di Guzzo nella gestione degli Scavi Archeologici di Pompei, oltre al Museo Nazionale di Napoli e agli altri siti archeologici della provincia di Napoli. Alla fine l’incontro con i sindacalisti si è concluso con l’accordo di formare in una ventina di giorni una commissione mista per elaborare un progetto definitivo. Entro la fine di novembre si dovrebbe pervenire alla stipula di un accordo sul risultato finale. La Salvatore, nel suo intervento, ha precisato che in un anno e mezzo dall’accorpamento di Pompei e Napoli non è stato fatto nulla per quanto riguarda l’organizzazione complessiva degli uffici precedentemente operanti nelle due strutture. Ha espresso il parere personale che sarebbe stato meglio se le due direzioni fossero state tenute distinte ma ha anche spiegato che ora il suo compito è di procedere all’organizzazione dei servizi. “Non ho inteso subordinare Pompei a Napoli”. Ha detto rivolta al sindacalista Cgil, De Felice, che lamentava il rischio di perdita del logo degli Scavi di Pompei, base del progetto consolidato di marchio culturale, utile anche in campo turistico. “Io e il commissario Fiori ci siamo divisi i compiti – ha dichiarato la Salvatore – lui è più presente a Pompei, io a Napoli – ha proseguito – siamo dirigenti con compiti diversi ma con obiettivi comuni”. Ha concluso assicurando che tra lei ed il commissario straordinario agli Scavi Archeologici di Pompei, Marcello Fiori, c’è un’intesa complessiva su tutti i problemi. “Ci sentiamo più volte alla settimana – ha assicurato – parliamo sempre di tutto – ha proseguito – non ci sono conflitti nel nostro rapporto”. Il decollo dell’attività di gestione passa secondo il nuovo soprintendente per il rilancio del flusso turistico che non può essere lasciato nelle mani dei tour operator. Dal canto suo il commissario Marcello fiori, a cui va il merito di aver portato al tavolo di concertazione i rappresentanti dei lavoratori e la neo dirigente SANP, ha spiegato i compiti che si è dato nel recupero del patrimonio artistico nella speranza di portare un bilancio positivo a giugno, data in cui dovrebbe lasciare. MARIO CARDONE