A cura della Redazione
Sindaco multato dai “suoi” vigili per violazione del regolamento sulle affissioni. Per quanto incredibile possa sembrare è tutto vero. La telenovela sulle gigantografie fatte affiggere dal primo cittadino, Gennaro Langella - ufficialmente per “finalità di comunicazione istituzionale”, per l’opposizione “per fini propagandistici che esulano da quelli istituzionali” si arricchisce di un nuovo particolare. A svelarlo è il consigliere comunale di opposizione, Francesco Paolo Oreste, sottufficiale della Polizia di Stato. All’indomani delle polemiche, infatti, l’esponente politico aveva scritto al responsabile della polizia locale, chiedendo informazioni sulla vicenda. La risposta da parte del comandante del presidio di via dei Gesuiti - prossimo, secondo la nuova pianta organica varata dall’esecutivo a lasciare la poltrona a beneficio dell’attuate titolare del settore “Fiscalità Locale”, Rosita Luongo - non si è fatta attendere e mette nero su bianco il fatto che, a detta degli agenti della polizia locale, il sindaco avrebbe violato il regolamento sulle affissioni. Dalla lettura del documento – reso pubblico dal consigliere Oreste – infatti si evince che “in data 21 luglio 2009 personale di questo comando ha elevato verbale di sanzione amministrativa a carico del sindaco Gennaro Langella per violazione al regolamento delle affissioni”. Pochi giorni dopo è stata redatta e trasmessa una nota all’Ufficio Fiscalità Locale e Affissioni pubbliche (retto dalla comandante “in pectore”) per la rimozione delle affissioni”. Che, però, almeno per ora, sono rimaste al loro posto. Sulla vicenda i consiglieri comunali Raffaele De Falco, Francesco Paolo Oreste, Luca Giordano, Luigi Buffone, Giovanni Ambrosio, Giuseppe Balzano e Mario Farina avevano presentato un esposto denuncia ai carabinieri, sottolineando che i manifesti “della discordia” erano affissi “fuori dagli spazi previsti, in violazione delle norme del codice penale per le pubbliche affissioni e del regolamento comunale per l’applicazione della imposta comunale sulla pubblicità e per l’effettuazione del servizio per le pubbliche affissioni, approvato con decreto del Commissario prefettizio n. 133 del 07.02.95”. La replica del sindaco Langella non si è fatta attendere: “se questo è il tipo di battaglie che intende condurre l’opposizione non mi stupisco di aver trovato il paese nelle condizioni in cui giaceva prima del mio insediamento. Non una sola parola è stata detta da questi signori sul contenuto di quei manifesti che annunciano una serie di opere pubbliche di una certa rilevanza per il nostro paese. Evidentemente questo non fa notizia”. Il commercialista prestato alla politica ha anche annunciato che “per evitare conflitti di interesse, essendo il sindaco l’autorità deputata a decidere in merito ad eventuali ricorsi, provvederà a rimuovere i pannelli, pur restando nella convinzione di non aver commesso alcuna infrazione. Ciò nonostante pagherà anche la contravvenzione per non dare adito a sospetti”.