A cura della Redazione
“Commissariamenti: dove arrivano fanno più danni di Attila, che dove metteva i piedi non ricresceva l´erba, e il commissariamento degli scavi di Pompei né è un’ulteriore conferma, ove mai ve ne fosse ancora bisogno”. Questo ha dichiarato Tonino Scala, capogruppo regionale de “La Sinistra”. La sua dichiarazione trova riscontro sul territorio sia nelle dichiarazione dei sindacalisti più rappresentativi che nelle lamentele delle amministrazioni locali (che però sono rimaste ferme) e degli operatori del comparto turistico, che sono rimaste deluse dopo aver puntato sulle promesse del governo. “Intanto bisognerebbe chiedersi come è potuto succedere che l’area archeologica di Pompei, la più visitata del mondo essendo uno dei più importanti siti italiani iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, versi in uno stato di degrado tale che il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi, non ha esitato a definire “intollerabile”, al punto che ne è stato decretato il commissariamento e dichiarato lo stato di emergenza” – Continua Scala – “Prima è stato nominato commissario il Prefetto Profili, che aveva approntato alcuni provvedimenti, poi fu sostituito dal dott. Fiore che, a quanto denunciano i sindacati, segue l’”emergenza scavi” per corrispondenza”. Sono stati impegnati altri fondi pubblici per ridare lustro a questo patrimonio di tutti, ma a distanza di un anno è tutto fermo”. “I commissariamenti non risolvono le emergenze. – ha affermato il giovane esponente del ”La Sinistra” che ha impiantati analoghe vertenze anche riguardo alla gestione della sanità e della Bonifica del Fiume Sarno, parimenti commissariate. - Da tempo lo diciamo – ha proseguito - da tempo si persegue questa strada deleteria. Per questo ho interrogato il governo regionale. Ho chiesto alla Regione – ha concluso Scala - di rendersi protagonista di un progetto di sviluppo socio economico dei beni culturali, che possa far sì che, anche in Campania, siano volano di sviluppo”. La proposta del capogruppo de “La Sinistra” alla Regione è per una legge in materia di beni culturali allo scopo di mettere ordine nel settore. Secondo Scala bisogna garantire una corretta programmazione per lo sviluppo e la valorizzazione dei beni culturali in Campania attraverso un intervento efficace. Ha avallato il modello di gestione pubblica dei Beni archeologici, aperto al coinvolgimento dei privati, a condizione siano disponibili a metterci soldi “veri”. Iniziative d’intervento nel settore culturale sono state messe in campo recentemente dalla Regione Campania con la Scabec. Esse, al momento, però, riguardano esclusivamente i servizi. MARIO CARDONE