A cura della Redazione
Tra gli invitati al banchetto di nozze di una nipote dell’ex boss della camorra Carmine Alfieri (pentito da diversi anni), oltre a numerosi affiliati a clan e a diversi pregiudicati, c’era anche il sindaco di Pompei Claudio D’Alessio. La scoperta è stata fatta dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata che l´altro ieri sera, in collaborazione con i militari del comando provinciale di Avellino, hanno interrotto il banchetto di nozze in corso in un locale di Lauro, in provincia di Avellino. I carabinieri hanno identificato tutti i circa 200 invitati, tra i quali 32 pregiudicati e diversi affiliati ai clan camorristici Tamarisco e Gallo-Cavalieri di Torre Annunziata. Un 43enne affiliato al gruppo Tamarisco è stato denunciato in stato di libertà per violazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Torre Annunziata. Tra gli invitati vi era anche il sindaco di Pompei, eletto al suo secondo mandato nel giugno scorso. IL COMMENTO DEL SINDACO - D´Alessio si dice molto amareggiato della vicenda. «La sposa è una ragazza - spiega - che conosco da bambina e abita nel palazzo in cui faccio studio (il sindaco è un avvocato, ndr). Sono andato per riprendere mia moglie e pochi minuti dopo il mio arrivo sono arrivarti i carabinieri».