A cura della Redazione
E’ stata presentata dal sindaco di Pompei Claudio D’Alessio la nuova squadra di governo. Varati gli organismi consiliari previsti dallo statuto, nel corso del consiglio comunale di ieri. La maggioranza non ha ancora sciolto i problemi interni per cui manca ancora il nome del presidente dell’assise. Su proposta di Giuseppe Tortora (Udc) è stata chiesta l’investitura alla minoranza come garanzia istituzionale. Voto rimandato, con la proposta di Arturo Sorrentino (Pdl) di rimandare la discussione alla prossima seduta. I toni del dibattito tra le componenti politiche risentono ancora del clima di scontro della campagna elettorale ma si nota una diversa strategia nelle due anime della minoranza. Più propositiva ed aperta al dialogo quella avviata da Tortora ed i suoi. “Avremo molta attenzione a quanto di buono sarà fatto”. Ha promesso l’uscente consigliere provinciale. Sorrentino e Genovese, al contrario, sono immediatamente partiti con toni aspri e precise denunce. Il primo con l’annuncio di un ricorso contro la commissione elettorale centrale, ravvisando “disparità ed anomalia” nel comportamento del magistrato presidente. Genovese ha deplorato la campagna elettorale dell’avversario Claudio D’Alessio, basata su promesse di lavoro, licenze e condoni edilizi, oltre allo spregiudicato utilizzo dei mezzi del Comune. “Siete intervenuti pesantemente contro la mia persona e la mia famiglia – ha affermato, rivolto verso la maggioranza – non si fa una campagna elettorale in questo modo”. D’Alessio si è difeso con la forza del vasto consenso elettorale. “Non ha avuto tempo di conoscere Pompei – ha detto a sua volta di Genovese – negli ambienti napoletani del Pdl sono rimasti delusi del suo risultato politico”. D’Alessio ha presentato la giunta ma non il programma. Altro motivo di critica. Il presidente (provvisorio) del consiglio comunale, Ciro Serrapica, ha però spiegato di aver chiesto il rinvio per avere il contributo dei gruppi consiliari prima di decidere. Serrapica ha difeso a più riprese la dignità e la legittima aspirazione di un consesso che ha la forza della democrazia e non può subire stop ancora prima d’incominciare. “Desideriamo collaborare con le forze di polizia come si faceva un tempo" - ha dichiarato interpretando l’opinione della maggioranza dei presenti. Ferdinando Uliano è stato designato vice dal sindaco D’Alessio. A lui la delega alle politiche sociali e al tempo libero. A Pasquale Avino, Scuola, istruzione, turismo, formazione e lavoro. Pasquale Calabrese ha avuto le deleghe a bonifica, verde e attività promozionali. Vincenzo Manocchio, la delega ai Lavori pubblici. A Claudio Alfano, assetto e gestione del territorio, tecnologia e comunicazione. A Pasquale Sabatino, la cultura. E’ una giunta politica arricchita da presenze professionali, ha sottolineato da D’Alessio. Due docenti universitari (Manocchio e Sabatino) ed un giovane professionista (Alfano). Unico neo: manca ancora una volta una donna. E’ ancora in campo la trattativa IDV (con la mediazione del solito Lo Sapio) per concludere il quadro istituzionale. Resta da sottolineare, alla luce della prima delibera, il permanere di vizi antichi nella nuova fase amministrativa: l’integrazione di altri 40 mila euro per un buco in bilancio nel settore delle spese legali che si vanno ad aggiungere ai 300 mila precedentemente stanziati per il 2009. MARIO CARDONE