A cura della Redazione
Teresa Arpaia si dimette da segretario cittadino del Partito Democratico. A comunicaralo, la stessa Arpaia che, con un comunicato del 23 giugno scorso, spiega la sua scelta: "Analizzando le problematiche dei circoli - scrive - si evidenziano le difficoltà quotidiane che non sono altro che lo specchio della situazione del partito in generale. La mancanza di una vera dialettica democratica rispettosa dei punti di vista, il confronto di idee che dovrebbero essere motivo di crescita fanno cadere a volte nel più basso confronto, dove anche il nuovo resta disgustato e se ne allontana. Dando le mie dimissioni, i componenti del direttivo riusciranno a trovare un punto di incontro. Qui pesonalismi e rancori son o all´ordine del giorno nonostante venga sostenuta la stretta collaborazione tra ex Ds e Margherita. Puer eesndo stata eletta con pieno consenso della maggiornaza, ho dovuto - conclude Arpaia - fronteggiare problemi di varia natura con l´appoggio di pochissimi". Accuse al vetriolo che dimostrano come nel Pd boschese manchi coesione ed unità di indirizzo. E a seguito delle dimissioni dalla carica di segretario del locale circolo del Partito Democratico rassegnate daTeresa Arpaia, il sindaco Gennaro Langella ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Apprendo dalla stampa che la sig.ra Teresa Arpaia si è dimessa dall’incarico di segretario del locale circolo del Partito Democratico. Esce di scena, con mio dispiacere, una giovane, dinamica donna, di notevoli capacità umane e politiche che durante il suo mandato, pur tra le diversità ideologiche, non ha mai mancato di essere propositiva, concreta e determinata, stimolando anche l’azione politica della mia amministrazione. Concretezza e coerenza che anche in questa circostanza ha ampiamente dimostrato, riproponendo la sua idea per la “politica del fare” e per “un’opposizione costruttiva, perché il cittadino vuole fatti e non solo accuse” ed il netto dissenso da “commenti gratuiti e attacchi personali che non fanno parte della politica”. Dalle parole di Teresa Arpaia emerge anche la presa di distanza da una classe politica ormai al canto del cigno, e da camaleonti della politica locale. Il suo è un messaggio inequivocabile dal quale emerge il desiderio di guardare al futuro della politica non come luogo di scontri personali, di battaglie demagogiche, sconfessando così le scelte e l’operato di taluni esponenti del PD, ma come luogo di confronto, di costruzione di un percorso che abbia esclusivamente attenzione verso la cittadinanza. Nelle parole di Teresa Arpaia ho colto anche la sofferenza, l’amarezza e il disagio di sentirsi usata, e quindi “eletta perché servivo e non sono stata trattata con il dovuto rispetto né personale né istituzionale”. A Teresa Arpaia manifesto tutta la mia profonda stima personale riconfermandole piena disponibilità ad un confronto costruttivo, auspicando che, anche per il bene di Boscoreale, possa ritornare sui suoi passi, perché la nostra comunità ha bisogno di giovani come lei per costruire un futuro diverso, slegato dalle vecchie logiche della politica dalle quali ha preso una netta distanza avendo il coraggio e la forza di denunciarne pubblicamente i limiti".