A cura della Redazione
Sono state beccate dai carabinieri della caserma di Pompei, comandata dal Luogotenente Vittorio Manzo, sabato mattina due ladre che cercavano di introdursi in un appartamento in pieno centro di Pompei. Le donne erano armate di un giravite lungo 40 centimetri, che stavano utilizzando per forzare la serratura di un’abitazione nella piazza Vittorio Veneto (dove si trova la stazione moderna della Circumvesuviana di Pompei). Si trattava di due zingare naturalizzate italiane che risiedono nel campo nomade della Marianella a Napoli. Una di loro, Luizana Andjllkovic, è una vecchia conoscenza delle forZe dell’ordine. Una donna che è stata fermata una quarantina di volte sull’atto di delinquere. Riesce sempre a cavarsela perché è perennemente incinta (come Sofia Loren nel film Ieri,oggi e domani) e per questo motivo sfugge al rigore del carcere. Tanto per cambiare aveva anche questa volta “la pancia”, segno di una gravidanza avanzata. Anche sabato non è stato possibile ai carabinieri portarla nel carcere femminile di Pozzuoli. E’ stata invece riportata agli arresti domiciliari da cui era precedentemente evasa per tentare il colpo presso un’abitazione di Pompei. Sorte diversa è toccata alla diciassettenne che era con lei. Una minorenne di nome Zaya J. Che è stata accompagnata al carcere minorile di Nisida, in attesa di essere giudicata lunedì prossimo nella sezione penale del Tribunale di Torre Annunziata. Con l´inizio del periodo estivo stanno aumentando a Pompei i tentativi di furto negli appartamenti ma i delinquenti stanno incontrando pane per i loro denti in una squadra di militari che sta tenendo sotto controllo continuo il territorio urbano senza lasciarsi sfuggire nessun movimento sospetto. La recente dotazione di una motocicletta ha reso più agile sul territorio urbano il movimento degli uomini della Fedelissima. Le donne che sabato mattina sono state bloccate nel corso di un tentativo di furto erano state seguite durante il loro andirivieni, evidentemente nella ricerca di un varco dove potersi intrufolare prima di tentare il colpo. Erano state seguite mentre si attardavano nel retro del Santuario di Pompei, dove si trovano gli alloggi dei sacerdoti e successivamente defluire per via Vittorio, dove sono scomparse per pochi minuti alla vista dei militari, per il semplice motivo che si erano immesse nel portone di una palazzina con l’intenzione di forzare la serratura di una casa per entrare dentro a rubare. MARIO CARDONE