A cura della Redazione
Dopo mesi di silenzio il Commissario all’emergenza Scavi, Marcello Fiori, che ha sostituito il prefetto Profili nel delicato compito dei rilancio dei siti archeologici vesuviani, ha annunciato l’affidamento di un punto ristoro interno: sono infatti già stati consegnati alla Società Autogrill SpA, risultata aggiudicataria della gara a suo tempo indetta, i locali che presto saranno aperti a turisti e visitatori. Favorire la fruizione dello straordinario patrimonio artistico e culturale di Pompei e, allo stesso tempo, reperire risorse finanziarie che possano essere impiegate direttamente per interventi di restauro e messa in sicurezza degli scavi é il duplice obiettivo raggiunto con l’affidamento del servizio, dopo lunghi anni di morosità di una società che pare avesse consegnato anche una garanzia bancaria priva di validità. Si stima che il contratto di locazione stipulato in questi giorni della struttura vicino alla casa di Bacco, in pieno centro dell’itinerario privilegiato dai turisti porterà nelle casse della Sovrintendenza archeologica di Pompei 34.500 euro al mese, per un importo complessivo di quasi 2,5 milioni di euro in sei anni, che potranno essere impiegati per tutte le necessarie attività volte alla conservazione e valorizzazione di un sito unico al mondo. Si tratta del primo segno tangibile del fatto che la situazione di stallo che per anni ha interessato l’area archeologica di Pompei può essere affrontata e superata: la riapertura del punto ristoro, infatti, rappresenterà anche un’occasione di occupazione per il personale locale. Secondo gli accordi presi saranno difatti assunti tutti e dodici i dipendenti rimasti senza lavoro da luglio. Quando Profili, appena insediato come primo atto chiuse il ristorante “Turistico”. Secondo il Commissario delegato per l’area di Pompei, Marcello Fiori, “il degrado e l’illecito che troppo spesso sembrano rappresentare l’unica realtà possibile in aree difficili del nostro Paese si combattono anche favorendo l’avvio di processi economici virtuosi, che portano vantaggi non solo ai privati ma anche al patrimonio comune. Si tratta di un primo passo nella giusta direzione, ma rimane molto da fare e l’impegno dello Stato per la valorizzazione di Pompei andrà avanti”. MARIO CARDONE