A cura della Redazione
E’ giunta ad una fase cruciale la procedura, avviata di concerto tra organismi pubblici ed imprese private, per la creazione di un centro integrato per l’artigianato ed il commercio a Pompei. La struttura sarà realizzata dalla Coopsette sul sito industriale della Cartiera di via Campo d’Aviazione, in prossimità del corso terminale del fiume Sarno. Il progetto, firmato Corvino-Montanari, coniuga linee e materiali moderni con la memoria di pezzi di archeologia industriale dell’antica fabbrica della carta pregiata di Pompei. Sono previsti ampli spazi aperti alla vita sociale, la salvaguardia del verde e del paesaggio ed il risparmio energetico. Ieri c’è stata una conferenza stampa a cui oltre al direttore generale Coopsette, Raimondo Montanari, ed ai due progettisti, hanno partecipato Napolitano (in rappresentanza dell’assessore Cozzolino) per la Regione e Claudio D’Alessio (nella foto), sindaco di Pompei. Montanari si è fatto carico di tempi e modi di realizzazione del progetto. “Ci metto la faccia”. Si è impegnato davanti ad una vasta platea sui tempi ristretti per la stipula del rogito notarile con Aticarta per il trasferimento del suolo industriale. Intanto le rappresentanze dei lavoratori, hanno lamentato di essere state lasciate fuori la porta. Hanno chiesto un tavolo alla società operante per verificare la serietà delle scadenze. Montanari dal suo canto ha messo in campo la credibilità della società che rappresenta. Ha assicurato l’apertura del cantiere dei lavori a settembre, la trasparenza delle iniziative e delle procedure (specie i subappalti alle imprese edili locali e le procedure di assunzioni del personale) e l’ultimazione del centro commerciale entro due anni. L’investimento di sessanta milioni di euro a parte la spesa per l’acquisto del suolo industriale, la superficie d’intervento di 90.000 metri quadrati di cui quasi la metà coperta, 2000 posti auto, 120 esercizi commerciali collaterali. Infine una piazza verde di 16.000 metri quadrati a completa disposizione dei cittadini di Pompei sono i numeri dell’iniziativa. Si prevedono, inoltre, almeno 600 assunzioni. “Abbiamo avuto qualche contrasto con Aticarta – ha ammesso Montanari – ma devo dire che sono stati interlocutori fattivi, così i sindacati che hanno svolto il loro mestiere con competenza e passione”. E’ toccato a Napolitano (per l’assessorato regionale alle attività produttive) ricordare le fasi dell’iter procedurale, con una procedura d’intenti che ha puntato ad una fase virtuosa di riconversione industriale senza la spesa di una lira da parte dello Stato. C’è stato solo l’accompagnamento pubblico nell’iter burocratico che si è rivelato delicato perché l’insediamento commerciale si inserisce in uno scenario complesso, carico di vincoli (parco del Sarno, parco del Vesuvio e Scavi archeologici). Decisive le dichiarazioni di responsabilità della Coopsette di non consentire infiltrazioni malavitose nell’iniziativa: “Contro camorra e lavoro nero nostri interlocutori saranno le istituzioni – ha spiegato Montanari – abbiamo intenzione di incontrare anche il Prefetto di Napoli”. Alla fine è toccato al sindaco D’Alessio diradare le chiacchiere elettorali degli avversari politici ed assicurare che tutto procederà nella massima regolarità. “Siamo giunti al termine di un percorso difficile che ci ha sempre visto vicini alle esigenze dei lavoratori - ha spiegato il sindaco Claudio D´Alessio, in seguito alla conferenza stampa della Coopsette -. Abbiamo profuso ogni energia ed iniziativa nelle nostre possibilità. E’ un traguardo che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Da un lato, abbiamo garantito il reinserimento nel mondo del lavoro dei 100 operai dell’ex-Aticarta, dall’altro, la realizzazione di ulteriori 500 posti occupazionali che rappresentano una ‘manna dal cielo’ in un territorio martoriato dalla disoccupazione come il Mezzogiorno d’Italia. Esprimo i miei personali ringraziamenti alla ‘Coopsette’ per la volontà di investire somme ingenti sul nostro territorio anche alla luce di un ciclo economico tutt’altro che favorevole. Sono estremamente amareggiato che taluni personaggi, anche se in campagna elettorale, non perdono occasione di speculare su temi di estrema serietà come l’occupazione. Incontrando i cittadini avevo appreso che un mio diretto avversario aveva promesso la realizzazione di un ‘mercato dei fiori’ nell’area in oggetto, ma addirittura leggerlo sulla stampa mi sconcerta. Possibile che si arrivi a prendere in giro un settore importantissimo come quello floricolo, fiore all’occhiello della nostra città, ed al tempo stesso si disorienti tutti quei lavoratori in cassa integrazione che stanno vivendo una loro odissea personale e familiare? Alla luce di quanto non mi meraviglierei se domani, colui che oggi propone il mercato dei fiori, promettesse il mercato del pesce per poi annunciare la realizzazione di un centro per la lavorazione dei pomodori. Spero che la parola fine sia giunta così da zittire anche qualche altro candidato, che in modo sotterraneo, vuol convincere che in quella zona non si farà mai nulla. Alle vuote parole si contrappongono i nostri fatti, alle bieche promesse la maturità e responsabilità che ha da sempre contraddistinto la nostra azione amministrativa. La riconversione dell’ex-Aticarta - conclude il primo cittadino - è una realtà”. MARIO CARDONE