A cura della Redazione
La Fondazione per il Sud e una partnership di associazioni e amministrazioni pubbliche dà vita al progetto Riaccendiamo l’Ambiente. Messi in campo 470 mila euro per recuperare l’identità , valorizzare la cultura ambientale e prevenire incendi nel Parco Nazionale del Vesuvio. Coinvolgimento dei più giovani con la costituzione degli Angeli del Parco San Sebastiano al Vesuvio. Un titolo provocatorio ma con fini tutt’altro che incendiari per “Riaccendiamo l’Ambiente”, il progetto sostenuto dalla Fondazione per il Sud e da un’ autorevole e trasversale partnership, con l’intento di recuperare l’identità, l’appartenenza territoriale e la cultura della salvaguardia ambientale dell’area del Parco Nazionale del Vesuvio. E’ di 427 mila euro il budget complessivo con un contributo di 300 mila euro della Fondazione per il Sud. Settanta invece i laboratori didattici destinati alle scuole dei 13 comuni aderenti, ai disabili e appartenenti a fasce deboli. Due gli eventi importanti tra cui la quadriennale Festa della Lucerna e poi attività di legalità con il recupero dei beni confiscati dalla camorra, cineforum con cinema d’ambiente, il racconto delle storie locali e il teatro, il recupero della tradizione degli antichi mestieri e un curioso laboratorio sulla tammorra e gli strumenti musicali del territorio. Spazio anche all’archeologia ritrovata e all’artigianato locale, e a un interessante coinvolgimento dei più giovani con l’istituzione di un corpo di piccoli volontari denominati Angeli del Parco, senza trascurare l’obiettivo della prevenzione degli incendi e la riscoperta e pulizia dei sentieri. “Occasione importante - per Ugo Leone, Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione -La prevenzione degli incendi è uno dei cardini della nostra attività fin dalla sua costituzione. Stiamo lavorando oltre che per il sostegno alla cultura ambientale che fa bene questo progetto a dedicare ai più piccoli, anche per garantire nel prossimo triennio un futuro ai lavoratori ex Lsu con il sostegno regionale. L’impegno dei comuni aderenti e pieno sostegno per una consapevolezza delle opportunità che l’adesione a un’oasi protetta può offrire, su tali punti l’intervento di Giuseppe Capasso, sindaco di San Sebastiano al Vesuvio e presidente della comunità del Parco: “C’è un rinnovato interesse verso il Parco Nazionale, abbiamo una lista di comuni che vuole aderire, interesse che è stato sostanziato anche dagli operatori edili che stanno rivedendo il loro approccio verso l’oasi naturalistica, l’obiettivo è recuperare fondi comunitari e lavorare sull’identità in uno dei parchi più antropizzati esistenti, una sfida vera eco compatibile con la vicina metropoli. L’intervento di Adriana Maestro, rappresentante legale dell’associazione Giancarlo Siani è stato incentrato nel dettagliare le attività previste del progetto, che vede una partenariato composto oltre che dal Parco Nazionale del Vesuvio, dalla coop Ambiente & Cultura, l’Anci Campania, l’ArcheoSannio, Centro Studi Diogene Onlus, i comuni di Ercolano e San Sebastiano al Vesuvio, l´associazione Il Pioppo onlus, l´Istituto Internazionale Stop Disaster, la Michelangelo srl, Studio Azienda srl e il WWF Italia. “ Il progetto vede per la prima volta una coesione significativa – ha dichiarato Adriana Maestro – tra amministrazioni pubbliche e associazioni con la costituzione di una rete condivisa. Interessante l’avvio di veri e propri sondaggi per garantire un monitoraggio delle attività svolte o in via di esecuzione che sarà curato dalla società StudioAzienda srl. Valorizzazione del Borgo medievale di Casamale e un macro evento coincidente con la Festa delle Lucerne questi gli elementi cardini dell’azione dell’associazione Il Pioppo che con la sua rappresentante ha anche illustrato il dettaglio dei laboratori tematici. Del cineforum e di enogastronomia l’intervento di Antonio D’Amore della Federazione Città sociali mentre incentrato sull’evoluzione dei percorsi formativi dell’educazione ambientale, l’intervento di Luigi Guido del Wwf Italia che ha esposto anche la concreta necessità di conoscenza del territorio per una chiara consapevolezza del suo valore. Le conclusioni affidate alla Fondazione per il Sud, presieduta da Carlo Alfiero, che ha selezionato e sostenuto il progetto “Riaccendiamo l’Ambiente” quale “iniziativa esemplare” di tutela e valorizzazione ambientale nel Mezzogiorno. La Fondazione per il Sud, nata dall’incontro tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato, infatti, promuove proprio lo sviluppo sociale, civile economico del Meridione. “E’ un progetto importante – sottolinea Pietro Ferrari Bravo, responsabile attività istituzionali della Fondazione – che, per i suoi contenuti, l’azione sul territorio e la partnership ampia e rappresentativa, ha le giuste potenzialità per essere realmente esemplare e dunque fungere da stimolo e da traino per altre iniziative”. COMUNICATO STAMPA