A cura della Redazione
Aumenta anno dopo anno il numero dei giovani che il primo maggio arrivano al rituale meeting presso il Santuario della Madonna del Rosario. La manifestazione, che ha raggiunto il numero ventitrè ha registrato il messaggio delle maggiori autorità religiose e laiche: il Papa Benedetto XVI, il Presidente della Repubblica e il Ministro della Gioventù. «Cristo susciti in voi un sempre più vivo desiderio di essere credibili testimoni di fede e di speranza nella vita familiare e sociale». È il monito del Papa alle migliaia di giovani del XXIII Meeting di ieri mattina, organizzato sulla legalità. Il coro di adesione dei giovani è stato simbolicamente rafforzato dalla marcia per la legalità per le strade di Pompei. Alla fine l’Arcivescovo di Pompei, Carlo Liberati, ha presieduto la celebrazione eucaristica dentro al Santuario. Altro importante invito è pervenuto dal Presidente della Repubblica: «Il tema della cultura della legalità – ha affermato Giorgio Napoletano nel suo messaggio - costituisce il valore fondamentale attorno al quale aggregare una società rispettosa dei diritti della persona ed attenta ai doveri di solidarietà, chiamando i cittadini più giovani a dare il loro importante contributo attraverso la crescita di una solida coscienza civile». Grande l’orgoglio di appartenenza del Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni: “I giovani italiani stanno semplificando il mio compito con un eccezionale atteggiamento ricco di orgoglio, tenacia e capacità - ha dichiarato la giovane ministra -. Ho grande fiducia nelle nuove generazioni perché, come stanno dimostrando nelle dolorose giornate vissute dalle popolazioni abruzzesi, esse sono l’avanguardia delle azioni di solidarietà, di sostegno, di testimonianza e diffusione di valori straordinari». Per i colpiti dal terremoto dell’Abruzzo, il Meeting ha attivato una raccolta fondi, parte della quale sarà destinata alla costruzione di un oratorio giovanile a Baga, in Togo. Nel pomeriggio l’attenzione generale è stata rivolta al tema della legalità, con la testimonianza di due detenuti del carcere di Secondigliano e dal Cappellano Raffaele Grimaldi. Dal Penitenziario da Napoli Canale 21 ha trasmesso un collegamento con i detenuti che, alle 18.30, durante l’Adorazione Eucaristica, si sono uniti alle preghiere dei giovani presenti a Pompei. Tanti i personaggi del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo che hanno fornito la loro testimonianza. Applauditissimi il cantante partenopeo Sal Da Vinci insieme a Luca Sepe, Tony Amodio, Linda e Salvatore Esposito. MARIO CARDONE