A cura della Redazione
Gennaro Torre, sindacalista Cgil dei disoccupati Aticarta, è intervenuto duramente nei confronti del sindaco Claudio D’Alessio, lasciando gli astanti (compreso il collega UIL Cascone) molto sorpresi. Il rappresentante degli ex operai della cartiera (attualmente in cassa integrazione straordinaria), in occasione della manifestazione di sabato scorso con il commissario provinciale Morando, nella sede del Partito Democratico di Pompei, ha espresso grossi dubbi sulla prospettiva di conclusione del rogito notarile per il passaggio di proprietà del sito industriale, fissato per i primi di aprile. L’ipermercato con servizi e galleria di negozi deve nascere nello spazio industriale della città di Pompei sulla base di una convenzione pubblica, stipulata dopo una gara di progetti e manifestazioni d’intenti. Sull’argomento di conclusione dell’iter con il trasferimento della proprietà del suolo stesso, Torre ha spiegato, successivamente, che non è stato ancora completato dal Comune l’iter burocratico preliminare dell’intesa con le Ferrovie dello Stato che prevede varianti al piano regolatore. Notoriamente, l’intesa tra Comune di Pompei, Coop Sette e FF.SS. riguarda la costruzione di arterie di collegamento, con aggiramento dei passaggi a livello, già programmata per la modernizzazione della linea ferroviaria. La Coop Sette ritiene, da parte sua, indispensabile questo passaggio per procedere oltre, per la previsione di percorsi viari migliorativi verso caselli autostradali e paesi confinanti. Le dichiarazioni di Torre, nelle more della firma del rogito di trasferimento della proprietà del suolo industriale, hanno messo giustamente in fibrillazione i 120 operai in cassa integrazione straordinaria (con la prospettiva di passare in mobilità) nell’attesa che si concluda il contratto. Si tratta dell’ultimo passaggio preliminare, prima dell’apertura del cantiere per la costruzione del centro commerciale. L´accordo, dovrebbe segnare finalmente la fine di un percorso che all’inizio sembrava semplice, e che invece si è rivelato tortuoso, incontrando una serie interminabile di ostacoli e di difficoltà. Le preoccupazioni di Torre hanno messo in allarme i disoccupati. Esse sono state, però, smentite categoricamente dal primo cittadino di Pompei. A questo punto non resta che attendere per sapere chi ha ragione. MARIO CARDONE