A cura della Redazione
Circa duemila pratiche di condono edilizio sono state revisionate dalla società Rina di Genova, che ha appaltato il servizio di revisione dal Comune di Pompei. Di queste duemila, centocinquanta sono già passate al vaglio della Commissione edilizia integrata, organo composto da quattro membri eletto in consiglio comunale, mentre la presidenza tecnica è stata affidata al dirigente UTC. I dati riportati sono stati forniti (in via approssimativa) dagli uffici tecnici che prestano attività a favore del popolo degli ex abusivi della città vesuviana. Si tratta di un servizio di consulenza che sta finalmente facendo lavorare studi di ingegneri, architetti, geometri ed avvocati, da tempo fermi, dal momento che si è fermata anche l’attività edile legale e parzialmente quella abusiva. Sono numeri forniti dagli addetti ai lavori, dal momento che l’ingegnere Annunziata (dirigente UTC e presidente della commissione edilizia integrata) si mantiene abbottonato sull’argomento né da Palazzo De Fusco è arrivato alcun comunicato sulla materia. Sempre riguardo gli umori della popolazione di Pompei, interessata alla materia, pare proprio che le quattromilacinquecento famiglie che aspettano di passare la verifica tecnica della documentazione giustificativa di rilascio del condono, possono dormire tra due guanciali, dal momento che l’inizio è stato favorevole. Pare che per appena il 2% delle pratiche esaminate la documentazione non è stata esauriente, per cui sono chiesti ai titolari certificati integrativi. Niente bocciature, dunque, vale a dire nessuna programmata demolizione. Come si dice: il buon giorno si vede dal mattino, anche se è vero che il vaglio delle duemila pratiche complete da parte della Commissione impiegherà più di un anno (quindi ben oltre le prossime elezioni amministrative), considerato che vengono esaminate una ventina di pratiche per ogni seduta della commissione edilizia integrata (che tiene due sedute settimanali). L’orientamento che postulava una sanatoria generale per gli illeciti edilizi per cui è stata presentata domanda di condono pare rispettato. Il clima di generale collaborazione in tal senso è stato sperimentato a pieno nell’ultimo consiglio comunale, dove è passata la delibera di annullamento degli espropri a favore del Comune (che risalgono al 1993 ed interessano 350 immobili) ha incontrato un voto bipartisan. In quell’occasione, ai dodici voti della maggioranza si è aggiunto il voto favorevole del consigliere Avitabile (di minoranza). Mentre gli altri tre consiglieri di minoranza (Alfano, Cascone e Di Massa) si sono astenuti. Mario Cardone