A cura della Redazione
Il commissario Renato Profili, delegato alla realizzazione degli interventi di emergenza negli Scavi archeologici di Pompei, ha decretato l’impegno delle somma di trecentomila euro per la stipula di una convenzione con le associazioni di volontariato, in via sperimentale per sei mesi. Cento volontari svolgeranno compiti di vigilanza e sorveglianza negli Scavi archeologici di Pompei, a supporto dell’attività svolta ordinariamente dai custodi. Per tale attività è stata prevista l’esclusiva corresponsione di un rimborso spese forfettario di 15 euro al giorno. La decisione è stata assunta dal Prefetto sulla base della considerazione che la carenza di personale di ruolo non consente la piena fruibilità del parco culturale da parte dei visitatori. Per questo motivo il supercommissario Profili, dotato dal Governo in carica di ampi poteri, ha deliberato di accogliere la proposta della Scuola Regionale di protezione Civile di avviare, con oneri a suo carico, corsi di formazione per volontari di protezione civile per impiegarli successivamente nelle suddette attività di vigilanza. Al termine dei corsi 100 di questi volontari saranno impegnati, suddivisi in due turni di servizio, per un periodo minimo di sei mesi. Riceveranno un rimborso spese pro capite di 15 euro al giorno. Il commissario Profili fa dato notizia dell’iniziativa programmata ai sindacati, prima di partire operativamente. Le delegazioni dei lavoratori ministeriali che operano all’interno del sito in parte si sono dichiarate soddisfatte. Altre hanno criticato l’iniziativa. “Si tratta di introdurre altro precariato dentro gli Scavi di Pompei. Grazie ma non ne abbiamo bisogno!”. E’ la battuta di risposta di Michele Germano, responsabile locale del sindacato Cgil. Germano ha spiegato che il progetto organizzativo del personale, tuttora in vigore, concordato dal Soprintendente archeologico Guzzo e con le rappresentanze dei lavoratori degli Scavi, consente di far fronte alle esigenze di vigilanza fino al mese di settembre. “Successivamente basterebbero una ventina di assunzioni a tempo indeterminato per fronteggiare l’emergenza di mancanza di personale”. Altro motivo di perplessità sul provvedimento di Profili, che ha indotto il sindacalista locale a chiamare in causa la dirigenza nazionale della sua sigla, nasce dall’esigenza di approfondire i motivi di legittimità dell’operazione programmata in via sperimentata da Profili. “La formazione dei custodi dei siti archeologici è prevista da una precisa disposizione della normativa europea – ha spiegato Germano – dubito che possa essere delegata alla Scuola Regionale di protezione Civile”. Mario Cardone