A cura della Redazione
Città di Pompei, Seconda Università degli Studi di Napoli e il centro di competenza Benecon (avvalendosi del supporto dell’azienda internazionale Trimble) uniti in un progetto comune per realizzare la rete geodetica del territorio che, partendo dall’analisi del suolo, contribuirà - entro la fine del 2009 - alla riqualificazione della Città. I dati e i rilievi sono catturati, e catalogati con un software tecnologicamente avanzato, attraverso l´antenna Gps installata sul tetto di Palazzo de Fusco “ad impatto ambientale e ad inquinamento zero”, precisa il professor Carmine Gambardella direttore del Dipartimento di Cultura del progetto della Facoltà di Architettura di Aversa e vicesindaco di Pompei che ha curato personalmente il progetto. “Con la rete geodetica – spiega il vicesindaco - comparando i dati storici del territorio con quelli rilevati con questo innovativo sistema siamo in grado di disegnare il destino del territorio. E´ attraverso una stretta collaborazione tra questi tre diversi soggetti, in rispondenza di problemi specifici, che nasce il progetto per la valorizzazione della città di Pompei, che riguarderà non solo l’area archeologica ma l’intero territorio comunale”. Le azioni previste dal progetto consistono nella realizzazione di una carta unitemica (Carta dell’unità minima territoriale di catalogazione) ovvero una sorta di ‘documento genetico’ contenente l’insieme delle conoscenze architettoniche, chimiche e ingegneristiche del luogo. “Tutta l’attività porterà all’apertura di un cantiere della conoscenza”, come afferma il professor Gambardella. “Partendo da questo progetto la sfida sarà quella di creare lavoro consolidato favorendo l’inserimento di capitale umano molto formato”. Una delle applicazioni del progettò sarà il collegamento del “data-base” con la videosorveglianza già attiva sul territorio pompeiano, così, da collegarla ai 13 satelliti “catturati” dall´antenna Gps. “Fatta l´infrastruttura ora siamo pronti per immettere i dati on-line - spiega il professor Gambardella - basterà un palmare e, in tempo reale, chi ne avrà bisogno (tecnici, aziende private o enti pubblici) potranno collegarsi in rete e visionare i dati. La scommessa è che la Seconda Università è garante dello sviluppo del territorio, a sostegno e trasferimento tecnologico alla pubblica amministrazione e al mondo produttivo”. Il servizio sarà disponibile a bassissimo costo. Dieci euro per un abbonamento mensile, “un costo simbolico – spiega il professor Gambardella - per la manutenzione delle infrastrutture informatiche”. I dati messi a disposizione dal Comune spazieranno dalle cartografie dei catasti storici, fino ai documenti attualità; dalla modellistica di modelli di prospezione, ai rilievi sismici e geofisici.