A cura della Redazione
Gli ispettori del dipartimento di prevenzione di Pompei, sito alla via Acquasalsa, dell’Azienda sanitaria di Napoli 5, hanno sequestrato ad Ercolano, presso due esercizi al dettaglio, piccoli quantitativi di carni insaccate provenienti dall’Irlanda. La carne incriminata è stata immediatamente ritirata dal commercio, ma non c’è motivo di allarme per la popolazione locale perché le quantità di diossina trovate con le analisi di laboratorio sono risultate tollerabili. Sono ben cinque i casi d’allerta partiti dall’Assessorato alla sanità della Regione Campania nell’ultimo periodo a cavallo degli anni 2008 – 2009 per la presenza di diossina nella carne. Per quanto riguarda il dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria di Napoli 5, con sede a Pompei, diretto dal dottore Giugliano, l’attività ispettiva per tutto il territorio vesuviano costiero è stata svolto dai funzionari del servizio di igiene, alimenti e produzione. E’ stato posto in essere un controllo a campione per tutto il territorio. Complessivamente, sono stati posti in essere 31 sopralluoghi presso fabbriche di lavorazione della carne, supermercati e salumerie. In linea di massima il risultato che è stato ricavato è negativo: non sono state trovate sul mercato carni provenienti dal Cile o dall’Irlanda, contaminate con la diossina. Il quantitativo di carne complessivamente controllata (carne fresca e lavorata come il prosciutto e gli insaccati) dai veterinari ispettori dell’Azienda sanitaria locale del comprensorio vesuviano si aggira intorno ai 10 quintali. Poca cosa in considerazione di tutta la carne macellata e semilavorata che si consuma sul territorio vesuviano perché c’è una scarsa importazione di carne dai paesi “sospettati” di inquinamento. Evidentemente il preventivo ritiro dal commercio da parte dei produttori o, in qualche sporadico caso il consumo (ma non ci sono allarmi di pericoli gravi) ha prodotto evidenza quasi zero all’accertamento sanitario. Unica eccezione ha riguardato due esercizi al dettaglio di Ercolano, dove sono stati rinvenuti piccoli quantitativi di insaccati, presenti ancora sui banchi di vendita. La merce incriminata è stata prontamente tolta dal commercio perché sequestrata dai funzionari Asl. In ogni caso non ci sono motivi di preoccupazione perché le quantità di diossina riscontrate sui salumi messi in commercio (e poi ritirati per prudenza) si è rivelata minima alle analisi di laboratorio. Pertanto non è nociva per la salute. Mario Cardone