A cura della Redazione
Gli inquilini di un palazzo della prima traversa di via Lepanto, a Pompei, vogliono andare a protestare dal sindaco di Pompei contro il pericolo permanente rappresentato dalla presenza al primo piano dello stabile di una persona anziana di novantatre anni, che vive sola e, a loro dire, sta dando, negli ultimi tempi, segni di squilibrio mentale. Intendono chiedere un urgente provvedimento di sicurezza nei confronti dell’anziano dopo il grave incidente capitato all’alba di martedì scorso. Erano più o meno le quattro del mattino quando sono dovuti saltare giù dal letto, tutti gli inquilini del palazzo, per correre giù nella strada a causa della fuoriuscita di gas da una bombola GPL. Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto c’erano nell’appartamento dell’anziano già le fiamme alte. “Ci siamo salvati per miracolo. Giusto in tempo grazie all’allarme di qualcuno di noi, che ha sentito la puzza di gas ed ha telefonato immediatamente ai vigili del fuoco di Castellammare di Stabia”. Ha dichiarato Giuseppe Maresca, un operaio comunale che abita nello stabile di cinque piani della prima traversa di Via Lepanto. “Non è la prima volta che succedono episodi del genere – ha proseguito –. L’anziano, che vive solo, ha tentato più di una volta anche di togliersi la vita – ha affermato –; una volta ho dovuto accorrere io per fermarlo mentre stava per commettere un gesto estremo. Stava per buttarsi giù dal balcone”. Secondo le testimonianze raccolte tra gli inquilini dello stabile l’anziano in questione, con le sue forme di smemoratezza, finisce per rappresentare un pericolo anche per gli altri. I parenti che vivono a Pompei, a detta dei vicini di casa, si sono rifiutati di trovare una soluzione per dargli almeno una compagnia. La cosa fu spiegata anche ai carabinieri del nucleo di Torre Annunziata, che nella mattinata di martedì intervennero sul luogo dell’allarme. “Abbiamo presentato anche denuncia sull’argomento – ha affermato Maresca – siamo esasperati e non sappiamo più che fare”. Mario Cardone