A cura della Redazione
Finisce in manette per difendere il suo amante gay Pompei. Solo il tempestivo intervento dei carabinieri della caserma locale di Pompei, diretta dal maresciallo Vittorio Manzo, ha impedito che la serata della vigilia di Capodanno si concludesse in tragedia, per una triste storia di rivalità gay. Protagonista un trio omosessuale, due cittadini bulgari ed un quarantaduenne residente di Napoli. Il quadro a fosche tinte della mancata tragedia, grazie all’intervento dei militari dell’Arma, si è profilato sullo scenario di un rione borghese di Pompei, Parco Maria, il luogo dove sostano frequentemente extracomunitari che praticano l’accattonaggio nei confronti dei clienti dei Magazzini Coop.. Proprio dal residenziale Parco Maria è partito l’SOS che ha fatto correre sul posto una pattuglia di militari, che, trovato seminascosto dietro un’automobile il quarantaduenne autore della denuncia telefonica, ha segnalato ai militari la persona che lo minacciava. Sono stati quindi fermati ed accompagnati nella Caserma di Via Lepanto due cittadini di origine bulgara (entrambi con regolare permesso in quanto cittadini di un paese facente parte della Comunità Europea). Uno dei due, F.B. di quarantuno anni, è stato effettivamente trovato in possesso di un coltello con dodici lame, per cui è scattata nei suoi confronti la denuncia di minaccia aggravata e porto abusivo di arma. La storia che è venuta fuori nella serata di fine d’anno, al termine di un pressante interrogatorio a carico dei tre protagonisti della singolare vicenda è la seguente: il napoletano denunciante M.C. aveva una storia omosessuale con il bulgaro di cinquantadue anni che l’aveva lasciato per legarsi al suo compatriota. L’ultimo dell’anno, a quanto pare, il napoletano preso da un raptus di gelosia aveva cercato di ricongiungersi con l’ex amante ma ha trovato sul posto la fiera ostinazione del suo nuovo compagno, che l’aveva minacciato con il coltello. Ecco il motivo della denuncia del napoletano che, temendo per la sua incolumità, ha prima avvertito la stazione dei carabinieri di Pompei, nascondendosi dietro un’automobile, in attesa dell´intervento dei militari in sua difesa. Alla fine della "love story" i due ex amanti sono stati rilasciati a piede libero perché nei termini di legge non hanno commesso alcun reato mentre è stato trattenuto F.B., il bulgaro che aveva minacciato M.C. con il coltello a dodici lame per difendere il suo compagno dalle sue continue avances. MARIO CARDONE