A cura della Redazione
Manca il numero legale, salta la seduta di Consiglio comunale. Il presidente dell´assise cittadina, Salvatore Alfano, ieri mattina, un’ora dopo la convocazione (che era per le 9 e 30) ha dovuto prendere atto dei fatti. Otto solo presenti, anche se altri consiglieri della maggioranza erano rimasti fuori dall’aula. Difatti, a far saltare la seduta è stata la constatazione da parte della maggioranza del sindaco Claudio D’Alessio dell’assenza compatta dei quattro consiglieri comunali dissidenti (Avino, Coppola, Malafronte e Visciano). La seduta è stata aggiornata al pomeriggio di oggi. Nel mentre, c´è stata una riunione fiume notturna, per cercare di trovare il bandolo della matassa e recuperare le pecorelle smarrite. D’Alessio ha la possibilità di formare il numero giuridico per proseguire negli ultimi sei mesi che mancano, prima delle elezioni amministrative. Il dilemma è oramai chiaro a tutti. Si tratta, per la maggioranza, se divorziare subito o continuare a dormire in letti separati nell’attesa che il tempo porti consigli. In gioco, è chiaro a tutti, non è solo il perdurare della compagine di maggioranza, uscita vincente dalle urne nel 2004 e rafforzata con il subentro dell’UDEUR. Si tratta principalmente di mettere le basi alle coalizioni politiche che si dovranno confrontare, anzi scontrare, a maggio del 2009. Si parla sempre più spesso di uno schieramento d’ispirazione politica mista (vale a dire con componenti di centro sinistra e di centro destra) che nascerebbe mettendo una cerniera tra opposizione istituzionale e dissidenza precostituita. Sono in gioco indirizzi, immagini pubbliche ed interessi personali. Nella serata di lunedì sera si decide. Oggi pomeriggio sapremo i risultati. Nel frattempo (come da copione) tutti con le bocche cucite. Mario Cardone